L'Unità di Scienze Comportamentali dell'Accademia dell'FBI di Quantico, Virginia, ha cominciato a contribuire alla letteratura sulla classificazione degli omicidi dal 1980.

L'omicidio seriale viene definito come:

"Due o più eventi separati, in luoghi differenti con un "periodo di riflessione" tra gli omicidi."

L'omicidio seriale si ipotizza premeditato, contempla la fantasia collegata al reato e la sua pianificazione dettagliata.

Caratteristica distintiva di questo tipo di omicidio Ã¨ il cosiddetto "periodo di riflessione"- il periodo di tempo che intercorre tra un omicidio e l'altro - e che può durare per giorni, settimane, mesi o anche anni.

Durante questo periodo, il serial killer monitora attentamente il suo comportamento per evitare di venir identificato dalle forze dell'ordine e, di solito, è in grado di controllare il corso degli eventi, fermando l'atto di omicidio se questo non soddisfa le sue esigenze.

Il serial killer non uccide chiunque entri in contatto con lui. L'assassino seriale è interessato ad un "tipo di vittima" - a differenza degli assassini negli omicidi di massa1 o negli omicidi a catena2,.

Per tutto il tempo del periodo di riflessione, tuttavia, la sete di sangue si sviluppa nell'assassino seriale. Le sue fantasie di tortura e di morte sono sempre più urgenti ogni giorno che passa.

Poi, "qualcosa" lo spinge oltre il confine del sogno a occhi aperti e, improvvisamente - come un fumatore che, per potersi godere fino in fondo la sua sigaretta, deve usare lo zippo per accenderla - lo guida alla morbosa azione omicida, su nuove vittime, al fine di soddisfare le sue letali fantasie.

I criminologi chiamano "trigger""fattore scatenante" quel "qualcosa" e quasi tutto può innescare un serial killer.

La natura del tutto imprevedibile di questi fattori è una delle cose più spaventose riguardanti i serial killer.  Prevenire gli omicidi seriali potrebbe essere più facile se si conoscesse un modo per identificare quei "fattori scatenanti" che ne causano l'azione.

Sfortunatamente, però, non esiste tale possibilità.

A volte questo trigger può essere l'aspetto fisico della vittima, vista come controfigura simbolica di una persona odiata dal killer nel suo passato  - ad esempio, nel caso di Ed Gein era sua madre e per David Berkowitz le varie ragazze che lo avevano respinto fin da bambino.
Altre  volte invece i trigger vanno oltre la razionale comprensione umana - istruzioni da alieni, una scena in di un film ( Heinrich Pommerencke venne ispirato da una scena del film "I Dieci Comandamenti " di.Cecil B. DeMille).
Una giovane donna può essere uccisa perché cerca di scappare, un'altra perchè non tenta di scappare. Una viene uccisa perchè accetta di compiere qualunque atto sessuale che il suo rapitore vuole o perchè, nel tentativo di risolvere la situazione con un'offerta disperata, minaccia il senso di controllo del serial killer.

In breve, non c'è proprio nessun modo di spiegare ciò che farà scattare l'improvviso omicidio di un serial kille.



1 - Un omicidio di massa coinvolge quattro o più vittime in un unico evento e luogo. Può essere di 2 tipi:

Omicidio di massa classico - un unico posto contro gruppi di persone estrane - ad esempio Massacro della Columbine High School

Omicidio di massa della famiglia - se quattro o più membri della famiglia vengono uccisi. Se l'autore infine si suicida è un omicidio-suicidio di massa. Un esempio è John List

2 - Anche noti come Spree Killings. Un omicidio definito come singolo evento ( di breve o lunga durata - generalmente sette giorni al massimo) con due o più  vittime e luoghi e nessun "periodo di riflessione" tra gli omicidi. Ad esempio Mark O. Barton

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