Nel 1988, lo psicologo Joel Norris, autore di "Serial Killers", ha identificato e descritto 7 fasi psicologiche che un assassino seriale attraversa nella sua mente nel periodo che intercorre tra un omicidio e l'altro - Periodo di Riflessione.

La "Fase di Corteggiamento" viene seguita da quella che è definita "Fase di Cattura" (Capture Phase).

Ancora una volta, questa fase viene spesso effettuata solo da serial killer organizzati per i quali ottenere il controllo fisico delle loro vittime prima di ucciderle è fondamentale per la loro fantasia. Il serial killer disorganizzato infatti spesso va direttamente all'omicidio senza corteggiamento o cattura.

E' durante la cattura che il serial killer lascia cadere la maschera e rivela le sue vere intenzioni.

La cattura può essere veloce come far scattare un paio di manette ai polsi della vittima. Spesso si tratta di un colpo alla testa, un pugno allo stomaco o qualche droga, il che rende difficile alla vittima la possibilità di urlare.

Di solito il serial killer assaporare questo momento. E' inquietantemente divertente per lui ed è contenuto nei suoi bisogni sadici.

La vittima può essere portata in una nuova location, lontano da persone, sguardi indiscreti e soprattutto aiuto.

Una volta che il killer è sicuro che non ci sia modo per la vittima di fuggire, si sposta alla fase culminante del ciclo, l'omicidio.

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