Informatore.

Residente al 28 Berner Street. Dopo l'omicidio di Elizabeth Stride, ha rilasciato una dichiarazione alla stampa:


Sì; Sono stato uno di quelli che hanno visto per primo la donna assassinata. Era circa l'una e un quarto,  penso, quando sentii il fischio di un poliziotto, e scesi per vedere quale fosse il problema. Nel portone due o tre persone si erano radunate e quando arrivai vidi una giovane donna bruna sdraiata a terra con uno squarcio alla gola di quattro e cinque pollici. Direi che aveva dai 25 ai 28 anni. La sua testa era rivolta verso il muro nord, contro il quale era sdraiata. Aveva un vestito nero, con un mazzo di fiori appuntati sul petto. Nella sua mano c'era un pezzetto di carta contenente cinque o sei cachous. Il corpo è stato trovato da un uomo di cui non conosco il nome - un uomo che esce con un pony e un carretto, e vive verso l'arcata, dove stava andando, credo, per mettere a rimessa il suo carretto tornando a casa dal mercato. All'inizio pensò che fosse sua moglie, ma quando la trovò al sicuro a casa prese una candela e trovò questa donna. Non l'ha mai toccata fino a quando non sono arrivati i medici.

Il cancello è sempre spalancato o, comunque, sempre aperto. Ci sono delle stalle lassù - credo i signori Duncan, Woollatt e Co. - e c'è un posto in cui molte ragazze portano a casa dei sacchi che sono stati impegnate a fare. Nessuno di loro sarebbe stato lì, però, dopo l'una di un sabato. Nessuno di noi ha riconosciuto la donna, e non penso che appartenesse a questo quartiere. Era vestita in modo molto rispettabile. Sembrava che non ci fossero ferite sul corpo. 

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