La "Fase dei Totem" viene seguita da quella che è definita "Fase di Depressione" (Depression Phase).
Dopo l'omicidio, il serial killer subisce una grande delusione emotiva, cade in depressione.
Interrogati, i serial killer danno diversi resoconti della loro soddisfazione dopo il delitto. Alcuni vanno in un lungo e profondo sonno, alcuni parlano di un senso di "rinnovamento", mentre altri parlano di colpa, di rimorso, e di paura.
La fase di depressione può durare per giorni, settimane o addirittura mesi. Possono diventare così depressi da tentare il suicidio.
Tuttavia, poiché le vittime non sono viste come persone, le reminiscenze degli omicidi possono essere vaghe o viste come se il killer avesse osservato qualcun altro. Infine, gli assassini ricadono nelle loro fantasie e procedono verso un nuovo omicidio.
Ogni volta dopo l'omicidio, la fantasia diventa più reale e l'omicidio diventa più brutale, il ciclo continuerà fino a quando il modello non viene interrotto.
L'interruzione può essere l'essere scoperto e arrestato, o semplicemente venir "bruciato". Quando il killer è "bruciato", smette di uccidere, e, eventualmente, si suicida. Questo è uno dei motivi per cui ci sono molti casi di omicidi seriali irrisolti. Tuttavia, è probabile che l'assassino non smetta di uccidere di sua iniziativa. L'omicidio seriale è una dipendenza, e il modello di sterminio continua.
1 - Sexual Homicide: Patterns and Motives di Robert K. Ressler (Autore), Ann Wolbert Burgess (Autore), John E. Douglas (Autore), 1995
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