Gli omicidi dei serial killer hanno spesso - eccetto per le Vedove Nere e gli Angeli della Morte - una componente sessuale.
L'elemento finale che scatena il serial killer nella sua fantasia omicida è quello che gli psicologi hanno etichettato come "facilitatore" - alcol, droga, pornografia, parafilia, letture e così via.
L'effetto depressivo dell'alcol può ridurre le inibizioni e sopprimere la coscienza morale e personale.
Gli studi dell'FBI hanno mostrato che nel 49% degli omicidi analizzati, l'assassino aveva consumato dell'alcol prima di commettere l'omicidio. Di questi assassini, il 30% ha affermato che al momento del delitto, era stata assunta una quantità significativamente più pesante di quella solitamente utilizzata.
Il consumo di droga poco prima dell'omicidio è stato segnalato dal 35% degli assassini, ma solo il 12,5% ha dichiarato che la quantità di sostanza consumata era diversa da quella abituale.
Purtroppo, lo studio non specifica con precisione quali tipi di droghe vengano consumate solitamente tuttavia, quella più probabile è la marijuana, poichè più facilmente disponibile dopo l'alcol - e dopo nicotina e caffeina.
La cocaina, che agisce anche come stimolante e amplificatore di ego, è presumibilmente la sostanza successiva più citata, forse eguagliata da varie sostanze anfetaminiche, e seguita da allucinogeni come l'LSD e PCP. Per quanto riguarda gli oppiacei come la morfina o l'eroina, sembra che non ci siano rapporti di serial killer tossicodipendenti da eroina - probabilmente perché la frequente natura debilitante della dipendenza da eroina non giova alle alte prestazioni a lungo termine necessarie ad un serial killer focalizzato.
Lo studio dell'FBI riporta che l'81% degli autori di reati sono entrati in contatto con la pornografia nell'infanzia - non si specifica la natura o la portata dell'incontro. Molti serial killer hanno ampie collezioni di pornografia (riviste, film, hentai), e alcuni scattano fotografie ( o filmati - sextape o snuff movies) sessualmente esplicite delle loro vittime durante o dopo il loro crimine.
Alcuni psicologi sostengono che la pornografia ispiri fantasie, fornisca modelli per il comportamento sessuale, e incoraggi le persone a percepire le donne come oggetti. Suggeriscono inoltre che come stimolante visivo combinato con la masturbazione, condizioni il suo consumatore a trarre piacere dalle fantasie dei diversi comportamenti in esso rappresentata. Altri sostengono esattamente l'opposto.
Dagli anni 90 il prodotto pornografico è ovunque in formato elettronico o digitale. I consumatori possono ora navigare sul World Wide Web, e mettere a punto i propri desideri. Possono iscriversi a siti web e newsgroup. La gamma di immagini violente ed esplicite è ora più ampia e flessibile e disponibile grazie anche a siti web specializzati in vari generi di perversione. A differenza della pedo-pornografia, che si annida in siti nascosti su Internet e che è illegale, tutti questi altri tipi di "generi" sono promossi apertamente, e spesso disponibili gratuitamente.
Gli psichiatri definiscono la parafilia come una necessità persistente - per più di sei mesi - per oggetti insoliti, feticci, rituali, o situazioni per raggiungere la soddisfazione sessuale.
Le parafilie possono essere gravi ( in cui il soggetto non può avere rapporti sessuali di alcun tipo al di fuori della sua parafilia), o moderate ( migliorano la condotta sessuale altrimenti convenzionale).
In una persona spesso si verificano parafilie multiple, ma di solito una è dominante fino alla sua sostituzione con un'altra. La parafilia più estrema è l'erotofonofilia - la preferenza per brutalizzare e uccidere una vittima come mezzo di soddisfazione sessuale. In un certo senso, un serial killer.
Si può facilmente comprendere come alcune di questi parafilie vengano incorporate in atti di omicidio seriale - specialmente quelli come la necrofilia o il cannibalismo, che precludono alla vittima di sopravvivere. Per alcuni serial killer, il vero e proprio atto di prendere una vita è la fantasia primaria che li guida. Per altri, la necessità di uccidere è secondaria.
Le riviste tipo Detective Magazine sono diventate oggetto di studio approfondito a metà degli anni '80, e la loro presenza è stata rilevata non solo in casi di omicidio seriale, ma anche in casi di molestie su minori, stupro, e morti auto-erotiche. Le copertine di queste riviste sono quasi sempre caratterizzate da una immagine illustrata o fotografato di una donna spaventata, spesso legata, gettata sul pavimento o a terra, con la gonna tirata su e/o camicia strappata.
Il Bondage viene raffigurato nel 38% delle coperture studiate, e il soggetto è una donna nel 100% delle copertine. Nel 71% dei casi, l'aggressore è un maschio che incombe sulla donna ed è sempre indistinguibile o in agguato oltre i bordi della pagina. A volte la vittima guarda il lettore come se fosse la fonte della sua angoscia. Mentre nessuna violenza o nudità è esplicita in questo genere di riviste, numerosi serial killer hanno riferito di essersi eccitati molto e di esser stati ispirati da tali pubblicazioni2.
Le riviste poliziesche non erano l'unico tipo di rivista, facilmente disponibile nel corso degli anni '70 e '80, che ritraessero le vittime di sesso femminile in vari stati di deshabillé. C'era anche un intero filone di riviste dedicate ai mostri cinematografici, che spesso mostravano donne attaccate da creature e/o portate via prive di sensi. Queste riviste erano specialmente rivolte a ragazzi adolescenti, così come lo erano quelle che descrivevano le atrocità della seconda guerra mondiale.
I fumetti, in particolare modo quelli pulp-horror, sono stati parzialmente vietati negli anni '50 e '60 perchè potevano incitare i giovani a commettere atti violenti.
Anche la Bibbia4 ha un ruolo di primo piano in molti omicidi seriali. Contiene infatti molti sfortunati passaggi che chiedono la punizione dei comportamenti sessualmente scorretti delle donne.
Può essere un motivatore potente in particolare per gli assassini seriali con una missione. Nella loro percezione contorta e immorale, la Bibbia può concedere loro la licenza di uccidere prostitute, omosessuali, o medici abortisti che "uccidono bambini".
Alcol o droghe, pornografia, riviste poliziesche o qualsiasi altro tipo di letteratura, possono diventare "facilitatori".
Anche se non si ritiene che questi causino gli omicidi dei serial killer, facilitano i loro atti abbassando le inibizioni, alimentando e/o rafforzando fantasie già esistenti, o impartire ai loro atti una falsa logica. Sesso e violenza, in combinazione con lo stress, una bassa capacità di affrontare storie di isolamento e di bassa autostima, temprate da fantasie di vendetta, sono spesso facilitatori che semplicemente "lubrificano" una macchina per uccidere già ben costruita.
1 - Parafilie nel contesto degli omicidi seriali sono i seguenti: antropofagia, colobosis, coprolagnia, coprofilia, esibizionismo, flagellazionismo, gerontofilia, ematofilia/ematomania, cleptomania, klismafilia, mazoperosis, necrofilia, necrofagia, necrosadismo, parthenophagy, pedofilia, pederastia, perogynia, piquerismo, pygmalionismo, piromania, pirofilia, sadismo, scatofilia, scoptofilia, zoofilia.
2 - Ted Bundy ha ricordato un fascino per le riviste poliziesche e le loro immagini di donne vittime di abusi.
Harvey Glatman, nel 1957, ha assunto modelle professioniste, le imbavagliava e legava come sulle copertine delle riviste , scattava fotografie, e poi le violentava e le uccideva. Ha ucciso tre vittime in questo modo.
Ed Gein, aveva una vasta collezione di riviste e ha confessato di aver avuto l'idea di scuoiare le teste delle sue vittime e trasformarle in maschere da riviste del 1950 e 1960 caratterizzate da storie di cannibali del Pacifico e atrocità naziste.
John Joubert, ha ucciso alcuni giovani ragazzi e ha riferito che quando aveva 11 o 12 anni, aveva visto questo genere di riviste nel negozio locale e si eccitò dalla raffigurazione di donne seminude, spaventate, e legate sulle copertine. Alla fine ha sovrapposto la fantasia di ragazzini solle immagini delle donne. Tuttavia Joubert ha riferito inoltre che a 6 o 7 anni, almeno 6 anni prima di vedere la sua prima rivista, aveva fantasticato di strangolare e mangiare la sua babysitter.
3 - Ad "infiammare" Gilles de Rais, l'assassino di bambini del XV secolo, è stata la lettura della "Vita dei Cesari" di Svetonio, la cronaca della vita e dei costumi di 12 Cesari romani, e che è stato illustrato con immagini che mostrano i crimini di questi imperatori pagani e di come Tiberio, Caracalla e altri provassero piacere nel massacrare i bambini.
Donald Fearn, anche se tecnicamente non è un serial killer perché è stato arrestato dopo aver commesso il suo primo omicidio, divenne ossessionato dal torturare una donna a morte dopo aver letto i resoconti storici di una setta del Colorado chiamata Penitentes, le cui cerimonie religiose coinvolgevano la tortura e la crocifissione. Nel mese di aprile 1942, mentre la moglie era in ospedale per parto, Fearn rapì una studentessa d'infermieristica diciassettenne e la portò in una baracca nel deserto. La violentò e la torturò con un paio di pinze roventi per sei ore prima di ucciderla.
Herbert Mullin stava leggendo i resoconti sulle dissezioni di Michaelangelo in "Il tormento e l'estasi " di Irving Stone quando ha trascinato Mary Guilfoyle nel bosco per tagliarle ed aprire l'addome al fine di tirar fuori gli organi e controllarli.
4 - Earle Leonard Nelson, durante gli anni '20, viaggiò negli Stati Uniti e in Canada stringendo a sè una Bibbia e violentando e strangolando almeno 22 "peccaminose" padrone di casa prima di essere arrestato.
Benjamin Franklin Miller, un predicatore, si è concentrato sulla "riabilitazione" di prostitute e tossicodipendenti, strangolandone 5 con i loro reggiseni tra il 1967 e il 1971.
John Wayne Gacy, mentre strangolava e sodomizzava alcune delle sue trenta vittime, recitava il Salmo "il Signore è il mio pastore"
Heinrich Pommerencke, quando nel 1959 aveva diciannove anni, violentò e uccise quattro donne dopo aver visto il film biblico "I Dieci Comandamenti".
In Scozia nel 1968-1969, un serial killer sconosciuto è stato soprannominato "Bible John", citava la Bibbia e condannava l'adulterio.
Gary Ridgway, che ha confessato 49 vittime, era un incallito lettore della Bibbia
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