Durante l'Autunno del Terrore centinaia di lettere sono state inviate alla polizia ed alla stampa locale affermando di essere scritte dal mostro di Whitechapel. La maggior parte sono state ritenute dei falsi scritte da giornalisti alla ricerca di una storia o da pazzi che cercano di creare più terrore. Molti Ripperologi credono siano tutte delle truffe. Altri esperti ritengono che alcune siano vere.

Jack the Ripper's "Dear Boss" letter...
Jack the Ripper's "Dear Boss" letter enevlope
(Photo credit: Wikipedia)
Ricevuta il 27 Settembre 1888 presso la Central News Agency, questa lettera è originariamente considerata una truffa. Viene consegnata a Scotland Yard solo il 29 settembre. Tre giorni dopo, con il duplice omicidio di Stride e Eddowes la cosa viene riconsiderata, soprattutto una volta che si apprende che una parte del lobo dell'orecchio di una delle vittime è stato tagliato, come da promessa fatta all'interno della lettera. La polizia ritiene la lettera "Dear Boss" abbastanza importante da farla riprodurre sui giornali dell'epoca, nella speranza che qualcuno riconosca la calligrafia.

Che la lettera sia una truffa o meno , è comunque il primo riferimento scritto che usa il nome di "Jack lo Squartatore" riferito all'assassino di Whitechapel.

Il messaggio, come nella maggior parte delle presunte lettere dello Squartatore che seguirono, contiene una serie di errori di ortografia e di punteggiatura.

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Dear Boss,
continuo a sentire chela polizia m'hanno acchiappato ma ancora non m'hanno preso. Ho riso quando fanno tanto i furbi e dicono di essere sulla pista giusta. La barzelletta di Leather Apron mi ha fatto spanciare. Ce l'ho con le puttane e non la smetterò di sventrarle finché non mi mettono il collare. L'ultimo lavoro è stato un grand'affare. Non ho dato alla signora tempo di strillare. Come potranno prendermi adesso. Amo il mio lavoro e voglio ricominciare. Sentirete presto di me e dei miei divertenti giochini. Ho conservato un po' della roba rossa come si deve in una bottiglia di birra dall'utimo lavoro ma si è fatta spessa come colla e nonposso usarla. L'inchiostro rosso va abbastanza bene spero ha. ha. Il prossimo lavoro che faccio taglierò via le orecchie alla signora e le spedirò a
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gli agenti di polizia solo per un lieto perchénò. tenete in serbo questa lettera finché non faccio un altro po' di lavoro, epoi datela via intera. Il mio coltello è così bello e affilato che voglio lavorare subito se riesco. Buona Fortuna.


Il vostro 
Jack the Ripper


Nonvi scocci se dò il mio marchio di fabbrica


PS Non sonstato abbastanza bravo da postare questo prima di avere tutto l'inchiostro rosso sulle mani maledizione. Ancora nessuna fortuna. Dicono che sono un dottore adesso. ha ha

Dopo gli omicidi, i funzionari di polizia hanno dichiarato che hanno creduto che questa lettera fosse una truffa da parte di un giornalista locale. Questi sospetti non furono resi noti, e l'idea che il killer avesse inviato messaggi di scherno alla polizia divenne una delle leggende durante il caso dello Squartatore. Gli studiosi moderni sono divisi su quale delle lettere debba venir considerata autentica, ma la lettera "Dear Boss" è una delle tre più frequentemente citate come potenzialmente scritte dal killer. Un certo numero di autori cercano di promuovere le loro teorie confrontando campioni di grafia dei loro sospetti con la scrittura di questa lettera.

Come molti oggetti relativi al caso dello Squartatore, la lettera "Dear Boss" scomparve dagli archivi della polizia subito dopo la fine delle investigazioni. Potrebbe essere stata presa come souvenir da uno degli investigatori. Venne restituita anonimamente alla Polizia Metropolitana nel 1987, dopo che Scotland Yard richiese tutti i documenti archiviati al Public Record Office, ora The National Archives, a Kew. La restituzione dei documenti venne annunciata nel 1988.

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