Come abbiamo visto nell'articolo precedente, la Society of United Irishmen, con lo scoppio della guerra con la Francia nel 1793 e dopo l'esecuzione di Luigi XVI, fu costretta alla clandestinità e si mosse verso un'insurrezione armata con l'aiuto francese e dei Defenders - una società segreta agraria cattolica con lo scopo di proteggere i cattolici dagli attacchi dell'associazione protestante dei Peep O'Day Boys. L'intento era quello di "rompere il legame con l'Inghilterra".

Nel 1796, tuttavia, la flotta francese inviata in supporto della Society of United Irishmen venne respinta alla baia di Bantry nella contea di Cork e l'establishment Britannico rispose al disordine con la legge marziale dal 2 marzo 1798.

Il settarismo dilagante nell'Irlanda venne visto come un utile strumento da utilizzare contro i protestanti della United Irishmen nell'Ulster. Il Divide et Impera venne quindi ufficialmente incoraggiato dal governo.

I Lealisti  - coloro i quali erano per il mantenimento del controllo della Corona Inglese su tutta l'Irlanda - si organizzarono per sostenere il governo. Molti furono i miliziani ed informatori che agirono attraverso l'Orange Order fondato nel 1795. Inoltre, con la fondazione del St Patrick's College di Maynooth in quello stesso anno, e la conquista francese di Roma all'inizio del 1798, il governo si garantì l'opposizione della Chiesa cattolica romana alla ribellione. La Chiesa appoggiò infatti la Corona durante l'intero periodo di rivolta.

Lord Edward Fitzgerald
Sotto forte pressione, i militanti ribelli guidati da Samuel Neilson e Lord Edward Fitzgerald decisero quindi di iniziare una rivolta senza l'aiuto francese.

Il piano iniziale era quello di prendere Dublino e le contee confinanti, ribellarsi ed impedire l'arrivo dei rinforzi, nella speranza di venir seguiti dal resto del paese negli altri presidi. Il segnale alla rivolta doveva essere diffusa mediante l'intercettazione delle carrozze postali provenienti da Dublino.

Tuttavia, all'ultimo minuto, l'intelligence costituita da informatori fornì al governo i dettagli sui luoghi e piani dei ribelli e un enorme forza militare occupò Dublino un'ora prima che iniziasse la ribellione.

L'esercito arrestò la maggior parte dei capi dei ribelli in città. Scoraggiati dai militari, i gruppi di ribelli si dispersero rapidamente, abbandonando i punti d'incontro previsti, e gettando le armi nei vicoli circostanti. Inoltre, il piano di intercettare le carrozze postali fallì, con la sola esclusione della carrozza fermata a Johnstown, nei pressi di Naas, durante la prima notte della ribellione.

Anche se il cuore della ribellione implose, le aree circostanti a Dublino si ribellarono come previsto e vennero rapidamente seguiti dalla maggior parte delle contee limitrofe.

I primi scontri si ebbero poco dopo l'alba del 24 maggio 1798. 

I combattimenti si diffusero rapidamente in tutto il Leinster. I combattimenti più pesanti si svolsero nella contea di Kildare, dove, nonostante l'esercito britannico abbia battuto con successo quasi ogni attacco dei ribelli, questi guadagnarono comunque il controllo di gran parte della contea costringendo le forze militari a ritirarsi a Naas per paura di venir isolate o distrutte come a Prosperous. Tuttavia, i ribelli  vennero sconfitti nella battaglia di Carlow e nella contea di Meath, concludendo così la rivolta di quelle contee.

Nella contea di Wicklow, le notizie della rivolta generarono panico crescente tra i Lealisti che iniziarono a massacrare dei sospetti ribelli detenuti in custodia presso Dunlavin Green e a Carnew.

Le notizie degli arresti e del massacro di Dunlavin Green travolsero la contea di Wexford, e nella notte del 26 maggio, i ribelli  - noti come Croppies per il loro taglio di capelli corto - si mobilitarono da tutto il Nord della contea di Wexford e attaccarono obiettivi militari e lealisti per armarsi. Il governo britannico mandò un numero ingente di truppe, note come "Yeomen".

I ribelli armati si riunirono a Oulart Hill e Ballyminaun Hill. Mentre a Ballyminaun i ribelli furono sconfitti, a Oulart Hill, guidati da padre John Murphy, ebbero la meglio su una compagnia di soldati. Sulla strada per Enniscorthy i Croppies divennero circa 6.000. Vinsero a  Enniscorthy, e scoprirono che William Barker, uno dei mercanti più importanti della zona e capitano nel Reggimento del Galles della Brigata irlandese al servizio del re Luigi XVI, era tornato in città per gestire l'azienda di famiglia e lo convinsero a unirsi a loro. Due giorni dopo si impossessarono della città di Wexford del colonnello Maxwell. Dopo la battaglia delle tre rocce, il sequestro della contea e della città di Wexford, il 30 maggio 1798, le forze ribelli della United Irishmen al comando del colonnello Thomas Cloney potevano contare su 10.000 uomini.

Nella contea di Wicklow, un gran numero di ribelli insorse ed impegnò le forze militari e lealiste principalmente in una sanguinosa guerriglia rurale. Il generale Joseph Holt condusse 1.000 uomini sui monti Wicklow e costrinse gli inglesi ad impegnare molti soldati della zona finchè non venne sconfitto nell'ottobre dello stesso anno.

Henry Joy McCracken
Nel nord-est, i ribelli presbiteriani guidati da Henry Joy McCracken si ribellarono nella contea di Antrim. Dopo un breve controllo della maggior parte della contea, furono sconfitti alla città di Antrim. Nella contea di Down, dopo un iniziale successo a Saintfield, i ribelli guidati da Henry Munro furono sconfitti a Ballynahinch - la battaglia più lunga della ribellione.

I ribelli ebbero maggior successo nel Wexford dove presero il controllo della contea. Tra il 1 giugno e il 21 giugno 1798, i cittadini della contea di Wexford stabilirono un regime repubblicano con leadership civile. Questa Repubblica decise di dividere i ribelli del Wexford in due gruppi: uno doveva muoversi a nord verso Dublino, l'altra ad ovest verso New Ross.

Tuttavia, una serie di sanguinose sconfitte nella Battaglia di New Ross1, nella Battaglia di Arklow e nella Battaglia di Bunclody, impedì un'efficace diffusione della ribellione oltre i confini provinciali.

Gerard Lake, 1st Viscount Lake
Un esercito di 20.000 soldati comandati dal generale Lake si riversò sulla contea di Wexford da cinque punti: Duncannon, New Ross, Newtownbarry, Carnew e Arklow. I ribelli sopravvissuti furono respinti a Vinegar Hill. Il generale Lake prese Enniscorthy e Vinegar Hill il 21 giugno 1798 e, sconfiggendo le forze ribelli capitanate da William Barker e da Mosè Kearns, giunse nella città di Wexford dove smantellò la repubblica e mise in fuga i ribelli.

I ribelli dispersi, in due colonne attraversarono le Midlands, Kilkenny, e raggiunsero l'Ulster. Gli ultimi resti di queste forze combatterono fino alla loro sconfitta definitiva il 14 luglio durante la battaglia di Knightstown Bog, nella contea di Meath, e nella battaglia di Ballyboughal, nella contea di Dublino.

Il 22 agosto 1798, quasi due mesi dopo le sconfitte dei ribelli, circa 1.000 soldati francesi al comando del generale Humbert sbarcarono a Kilcummin nella contea di Mayo, nel nord-ovest del paese.

Insieme a 5.000 ribelli locali, le truppe francesi ebbero qualche successo iniziale, sconfiggendo l'esercito britannico nella battaglia di Castlebar, permettendo così la creazione della "Repubblica di Connacht" sotto la presidenza di John Moore.

Questo diede inizio ad alcuni moti di supporto nelle contee di Longford e Westmeath ma che furono rapidamente sedate e sconfitte nella battaglia di Ballinamuck, nella contea di Longford,.

La Repubblica di Connacht, dalla sua dichiarazione di indipendenza al suo collasso, durò solo dodici giorni. 

Theobald Wolfe Tone
Le truppe francesi che si arresero furono rimpatriate in Francia in cambio di prigionieri di guerra, ma centinaia di ribelli irlandesi furono catturati e giustiziati. Questo episodio della rivolta del 1798 è noto come "L'Anno dei francesi".

Il 12 ottobre 1798, una grande forza francese composta da 3.000 uomini, tra cui lo stesso Theobald Wolfe Tone, tentò di approdare nella contea di Donegal nei pressi di Lough Swilly.

Intercettati da una flotta più grande della Royal Navy, dopo la battaglia di Tory Island si arresero senza mettere piede sul suolo d'Irlanda.

La rivolta Irlandese del 1798 non fu solo sanguinosa per il numero di battaglie che si susseguirono dal maggio all'ottobre di quell'anno - 35 battaglie in 141 giorni - ma anche per i massacri conseguenti al settarismo della popolazione e alla brutalità dell'esercito britannico.

Ogni vittoria britannica sulla rivolta venne segnata dal massacro su larga scala di ribelli catturati e feriti. I britannici furono responsabili di massacri particolarmente raccapriccianti a Carlow, Ballinamuck, Killala, Gibbet Rath, New Ross e Enniscorthy - in questi ultimi due i ribelli furono bruciati vivi.

I ribelli catturati in seguito alle battaglie, considerati traditori della Corona, non furono trattati come prigionieri di guerra e vennero giustiziati, di solito per impiccagione.

L'esercito giustiziò pubblicamente i presunti membri della Society of United Irishmen senza processo a Dunlavin e a Carnew subito dopo lo scoppio della ribellione. Inoltre, i civili non combattenti furono uccisi dai militari, che effettuarono anche molti stupri, in particolare nella contea di Wexford. Molti omicidi furono ufficiosamente commessi dalle unità Yeomanry locali prima, durante e dopo la ribellione.

Molti dei leader importanti della Rivolta, sia politicamente che militarmente, furono catturati e giustiziati. Padre John Murphy venne impiccato a Tullow. Matthew Keogh - il governatore ribelle della città di Wexford - Bagenal Harvey - il comandante in capo a Wexford - Cornelius Grogan e John Henry Colclough furono impiccati sul Ponte di Wexford. John Kelly di Killanne venne decapitato, il tronco gettato nel fiume Slaney e la testa presa a calci per le strade prima di essere messo in mostra su una picca. William Barker fuggì nuovamente in Francia. Wolfe Tone, processato dalla corte marziale a Dublino e trovato colpevole di tradimento, si suicidò prima che il boia potesse ottenere la sua testa.
La contea di Wexford fu l'unica area che vide atrocità per mano dei ribelli. Massacri di prigionieri lealisti ebbero luogo a Vinegar Hill e sul Ponte di Wexford. Dopo la battaglia di New Ross, ebbe luogo il già citato massacro di Scullabogue.

Anche se la rivolta venne sedata nell'autunno del 1798, alcune frange ribelli sopravvissero per alcuni anni e condussero forme di guerriglia in diverse contee.

Il vero cambiamento politico dell'Irlanda si verificò con l'arrivo del XIX secolo.

Nel 1800 infatti venne approvato l'Atto di Unione che fuse il Regno d'Irlanda ed il Regno di Gran Bretagna (risultato dell'unione tra Inghilterra e Galles e la Scozia nel 1707) creando così il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, con effetto dal 1º gennaio 1801.

Di questo però parleremo nel prossimo articolo




1 - Dopo questa battaglia si verifico il massacro di Scullabogue. Soldati ribelli radunarono circa 200 civili (uomini, donne e bambini)  in una fattoria vicino al luogo della battaglia, accusandoli di essere fedeli alla Corona. Quando sopraggiunsero notizie in merito all'incendio dell'ospedale da campo ribelle di New Ross da parte degli Yeomen, alcuni ribelli sbarrarono le porte della fattoria e le diedero fuoco uccidendo tutti quelli intrappolati all'interno.

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