Nell'articolo precedente, abbiamo visto a grandi linee la nascita del Nazionalismo Irlandese e la nascita di gruppi sovversivi per l'indipendenza dell'Irlanda. Con questo articolo inizieremo ad addentrarci più specificatamente nell'argomento. Essendo un argomento vastissimo e complicato cercherò di dare le informazioni fondamentali per comprendere il tema lasciando al lettore alcuni link utili per l'integrazione e l'approfondimento.

Henry Grattan
Nel corso degli anni 80 del XVIII secolo, alcuni membri liberali al potere della Protestant Ascendancy1, organizzati come Irish Patriot Party, guidati da Henry Grattan ed ispirati dalla Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti d'America, iniziarono una campagna per la riforma del parlamento irlandese, la diminuzione dell'interferenza britannica negli affari in Irlanda e per espandere il diritto di voto a Cattolici e Presbiteriani.

Vennero spalleggiati dal movimento Irish Volunteers, che aveva il supporto dei Protestanti.

Sebbene abbiano avuto un limitato successo - l'istituzione del Parlamento di Grattan e l'abrogazione di alcune delle discriminatorie Leggi Penali - molti dei loro obiettivi vennero meno e quando il movimento di riforma parlamentare crollò nel 1784, lasciò i radicali senza una causa politica.

William Drennan
Il radicalismo in Irlanda perciò assunse una nuova forma più audace, caratterizzata dalle lettere scritte da William Drennan e che furono pubblicate sul Belfast Newsletter e vari pamphlet.

In esse venivano attaccati i leader dei Volunteers, come Grattan e Charlemont, per il loro conservatorismo e moderazione, e l'establishment politico per aver impedito la riforma del parlamento irlandese.

Drennan pertanto rivolse il suo appello a tutti gli Anglicani, Dissenzienti e Cattolici per unirsi insieme come una sola associazione.

Ad ispirare e aumentare ulteriormente la radicalizzazione dei riformisti irlandesi fu la Rivoluzione Francese iniziata nel 1789, e fino a quel momento rimasta in gran parte senza spargimento di sangue, con il re francese costretto a concedere il potere effettivo a una Assemblea Nazionale.

Napper Tandy
Nel 1789 il partito Whig venne fondato anche in Irlanda e presto divenne un'alleanza di radicali, parlamentari riformisti, e rappresentanti dissidenti della classe di governo.

Questa alleanza però già  nel 1791 iniziò screpolarsi e diversi club Whig rivali vennero istituiti da persone come Napper Tandy a Dublino e Belfast.

Un altro gruppo fu un'organizzazione "ombra" di undici persone guidate da Samuel Neilson, che cercò di spostare il movimento Volunteers recentemente rilanciato in una direzione ancora più radicale.

Riuniti a Belfast  per celebrare il secondo anniversario della presa della Bastiglia, i Volunteers cercarono di creare una una nuova associazione radicale e chiesero a William Drennan di presentare delle risoluzioni al problema britannico.

Theobald Wolfe Tone
Questo rifiutò a causa della breve preavviso ma suggerì di consultare Theobald Wolfe Tone.

Il radicalismo riformista di Tone era andato ben oltre a quello dei Whigs, e propose tre risoluzioni per la nuova società, che chiamò Society of United Irishmen.

La prima risoluzione denunciava la continua interferenza dell'establishment britannico negli affari interni irlandesi.

La seconda prevedeva l'intera riforma del parlamento irlandese e della sua rappresentanza.

L'ultima risoluzione richiedeva l'unione delle fedi religiose in Irlanda per "abolire le differenze che avevano diviso gli irlandesi per troppo tempo" e cercava di dare i diritti politici anche ai cattolici. Quest'ultima proposta però venne  lasciata cadere dai volontari di Belfast.

Samuel Neilson
Questo ritardò il lancio della nuova società e, nell'agosto del 1791, Tone in risposta al rifiuto della sua terza risoluzione, pubblico "An Argument on Behalf of the Catholics of Ireland", in cui sosteneva la necessità di includere i cattolici nel tentativo di riforma. Ad ottobre, Tone venne invitato a un dibattito per la creazione di una nuova società da un gruppo di persone tra cui vi era anche Neilson.

Qui scoprì che le sue risoluzioni erano "troppo docili ".

Nuove risoluzioni vennero redatte e accettate. Nacque così la Society of United Irishmen con ramificazioni a Belfast e Dublino.

Tutti i partecipanti alla prima riunione del ramo di Belfast erano protestanti. Due (Theobald Wolfe Tone e Thomas Russell) erano anglicani e il resto presbiteriani - la maggior parte dei quali coinvolti nel commercio di lino a Belfast. Insieme a Tone e Russell, gli uomini coinvolti erano: William Sinclair, Henry Joy McCracken, Samuel Neilson, Henry Haslett, Gilbert McIlveen, William Simms, Robert Simms, Thomas McCabe e Thomas Pearce. Samuel. McTier ne divenne il primo presidente.

Verso la fine del 1791 la Society of United Irishmen si era diffusa ed aveva sezioni in luoghi come: Armagh, Clonmel, Limerick, e Lisburn. Ma i centri primari della loro influenza rimanevano comunque Dublino e Belfast.

La popolarità della società. continuò a crescere nell'Ulster soprattutto grazie ai presbiteriani.

Il movimento sviluppò rapidamente una strategia per diffondere le proprie idee per mezzo di opuscoli, volantini, giornali - come il Belfast Newsletter (liberale) e il Northern Star (radicale) - ballate, "catechismi" e emissari.

I membri della Society of United Irishmen avevano numerosi punti di vista differenti, divisioni e opinioni differenti su argomenti diversi, alcuni dei quali persistevano anche quando la Società decise di muoversi in un'unica direzione. Mentre molte delle divisioni erano esclusivamente tra i membri della Società, ce ne furono anche alcune specifiche tra le sezioni di Belfast e Dublino. Queste, insieme agli eventi storici che stavano per delinearsi, non fecero altro che incrementarne le divisioni.

La Società venne osservata con crescente allarme da parte delle autorità britanniche e venne infine vietata nel 1793 in seguito alla dichiarazione di guerra da parte della Francia - argomento che tratteremo nel prossimo articolo.



1 - La dominazione politica, economica e sociale d'Irlanda, tra il XVII secolo e l'inizio del XX secolo, di una minoranza di proprietari terrieri, clero protestante e liberi professionisti, tutti membri della Chiesa d'Irlanda o della Chiesa d'Inghilterra. Escludeva altri gruppi - soprattutto cattolici romani, ma anche i membri della chiesa presbiteriana e di altre denominazioni protestanti e/o non cristiane, come gli ebrei - dalla politica e dall'alta società. Fino alla Riforma (1832-1928), anche la maggior parte degli irlandesi protestanti erano effettivamente esclusi  essendo troppo poveri per votare. In generale, i privilegi della Protestant Ascendancy erano risentiti dai cattolici irlandesi, che componevano la maggior parte della popolazione.

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