Emma Elizabeth Smith (c. 1843 - 4 Aprile 1888) era una prostituta dalle origini misteriose che venne assassinata a Londra nel tardo XIX secolo. La sua uccisione venne considerata dalla stampa il primo degli omicidi di Whitechapel, ed è possibile che fosse una vittima di Jack lo Squartatore, anche se questo è considerato improbabile da autori più moderni.

Il caso di Emma Elizabeth Smith si discosta notevolmente da quanto abbiamo potuto constatare nei post precedenti. Per questo motivo i Ripperologi e gli autori moderni non la considerano una vittima di Jack.

Con il ritrovamento di Mary Ann Nichols in Buck's Row, i giornali iniziarono a parlare di altre vittime barbaramente trucidate nei mesi precedenti all'Agosto 1888. Fu proprio la paura di un maniaco omicida a portare l'attenzione di Abberlaine e di Scotland Yard sul caso di Jack lo Squartatore.

Emma Elizabeth Smith, 45 anni, madre di due figli, vedova e prostituta,  Ã¨ generalmente considerata come una sorta di mistero. La vita della Smith prima del suo assassinio nel 1888 rimane misteriosa. Sono state raccolte informazioni dalla polizia durante l'inchiesta, ma la maggior parte di questi sono andati smarriti o scartati dalla polizia metropolitana prima del trasferimento dei documenti al Public Record Office. Nei registri superstiti, l'ispettore Edmund Reid osserva che il figlio e la figlia della vittima vivono nell'area di Finsbury Park area.
Il Detective Walter Dew in seguito scrisse:

Il suo passato era un libro chiuso, anche per i suoi amici più intimi. Tutto ciò che diveva agli altri di sè era che lei era una vedova e che da più di dieci anni aveva lasciato il marito e abbandonato tutte le sue vecchie amicizie .
C'era qualcosa di Emma Smith, che suggeriva un passato in cui i comfort della vita non le erano stati negati. C'era un tocco di cultura nelle sue parole, inusuale nella sua classe.
Una volta, quando ad Emma venne  chiesto perché si era staccata completamente dalla sua vecchia vita, rispose, un pò malinconicamente: "Non capirebbero ora più di quanto hanno capito allora. Devo pur vivere in qualche modo".

Emma Smith era una donna battagliera, spesso veniva vista con un occhio nero ed altri vari tagli e lividi a seguito di una rissa tra ubriachi.

Ha vissuto al 18 di George Street per circa un anno e mezzo, con una routine quasi scolpita nella pietra: lasciava il suo alloggio tra le 18:00 e le 19:00,  praticava il suo lavoro per la notte, e poi ritornava a casa alle prime ore del mattino successivo.



Andò così anche la notte di Bank Holiday ( Lunedi di Pasqua 3 aprile 1888) quando lasciò il suo alloggio alle 18:00 per andare a cercare dei clienti. Venne vista da Margaret Hayes circa alle 00:15 a parlare con un uomo vestito in abiti scuri e con una sciarpa bianca in Fairance Street, Limehouse. Quattro ore dopo venne vista rientrare barcollante nel suo alloggio di George Street, con il viso insanguinato ed un orecchio tagliato, con il suo scialle di lana premuto tra le cosce per bloccare la ferita che l'avrebbe poi portata alla morte.

Come raccontò a George Haslip, il medico chirurgo del London Hospital di Whitechapel Road, stava rientrando a casa quando 3 o forse 4 giovani iniziarono a seguirla da Whitechapel Church. Questi la fermarono all'angolo tra Brick LaneWentworth Street, la picchiarono, la violentarono e le conficcarono brutalmente un'oggetto contundente nella vagina lacerandole il perineo. I giovani le svutarono poi la borsa e scapparono lasciandola moribonda sul ciglio della strada. Emma si diresse poi al suo alloggio di George Street utilizzando lo scialle per tamponare la ferita sanguinante. Qui Mary Russell, la titolare della casa, e l'inquilina Annie Lee, decisero di portarla, contro la sua volontà, all'ospedale dove raccontò l'accaduto al medico prima di svenire per la ferite riportate e cadere in coma. La Smith purtroppo non riuscì a descrivere gli assalitori. Morì quattro giorni dopo di peritonite.

Molti attribuiscono l'omicidio di Emma Smith ad una delle molte bande che si aggiravano per Whitechapel piuttosto che allo Squartatore. Nell'area in cui avvenne l'incidente, erano molte le  bande di taglieggiatori (High Rip) che pattugliavano la zona, estorcendo denaro a prostitute ed altre donne sfortunate in cambio di protezione. Fu infatti solo nel Settembre dello stesso anno che la Smith venne ricondotta ed attribuita come vittima allo Squartatore dalla stampa.

La morte di Emma è importante anche in quanto molti credono che potrebbe essere stato un fattore che ha contribuito alla creazione del mito dell'omicidio di "Fairy Fay" (26 Dicembre 1887). Come alcuni autori fanno notare, si ritiene che "Fairy Fay" sia stata uccisa da un paletto conficcato nel suo addome - in modo affine ad Emma. Pertanto molti sostengono che la creazione del mito di "Fairy Fay" sia una combinazione dell'arma del delitto utilizzato per Emma con le informazioni relative alla morte di Rose Mylett ( 20 Dicembre 1888).


Se la morte di Emma Elizabeth Smith si debba o meno attribuire allo Squartatore è una questione alla quale quasi tutti i Ripperologi rispondono in modo negativo. Non vi è alcun motivo per dubitare che la Smith sia stata aggredita da tre (o quattro) uomini, e nessun'altra vittima (fatta eccezione probabilmente per la Stride, secondo il racconto di Israele Schwartz) si crede sia stata uccisa da più di un uomo. Inoltre, il fatto che sia stata violentata non è coerente con il modus operandi relativo alle altre vittime dello Squartatore.

In realtà, per accettare Emma Elizabeth Smith come una vera e propria vittima dello Squartatore, si deve accettare che questo facesse parte di un gruppo o parte di una gang anche per una sola volta. Purtroppo però, non ci sono prove a sostegno di questa teoria.

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