Per comprendere lo sviluppo e l'importanza delle public house nella storia britannica occorre inevitabilmente parlare anche di birra e birrifici, di altre bevande alcoliche popolari nei diversi periodi storici e come la popolazione e le Istituzioni abbiano recepito il fenomeno.

La birra è una delle bevande alcoliche più diffuse e più antiche del mondo. Viene prodotta attraverso la fermentazione alcolica, con l'utilizzo di lieviti, di zuccheri derivanti da fonti amidacee, la più usata delle quali è il malto d'orzo, ovvero l'orzo germinato ed essiccato, chiamato spesso semplicemente malto. Quasi tutti i cereali contengono determinati tipi di zuccheri che possono subire una fermentazione spontanea causata da lieviti selvaggi presenti nell'aria, ed è possibile che bevande simili alla birra siano state sviluppate nel mondo in modo indipendente subito dopo che una tribù o una cultura abbia addomesticato i cereali.

La birra divenne di vitale importanza per tutte le civiltà Eurasiatiche e Nord Africane, tra cui l'Egitto.
Queste birre erano spesso corpose, più una pappetta che una bevanda, e venivano utilizzate delle cannucce (per esempio dai Sumeri) per evitare i grumi amari lasciati dalla fermentazione. Anche se la birra era bevuta anche nell'Antica Roma, che la considerava una bevanda da barbari prodotta dalle popolazioni germaniche e celtiche del tempo, venne sostituita in popolarità dal vino. I Romani chiamarono la loro birra cerevisia, latinizazzione della parola Gallica che indicava la bevanda.


Per indicare una birra, in lingua inglese, oltre al termine beer si usa anche ale . Antiche fonti inglesi fanno distinzione tra le due parole, ma non definiscono cosa si intenda per "birra" durante quel periodo, nonostante sia possibile che si riferisca all'idromele (mead). La forma dell'antico inglese beor è scomparsa subito dopo la conquista normanna dell'Inghilterra (in risposta all'introduzione del luppolo), e il termine è rientrato a far parte della lingua inglese solamente secoli dopo, riferendosi esclusivamente alle bevande di malto con luppolo.

Fino a quel momento il termine ale si riferì specificamente a birre senza luppolo, nonostante questa non sia più la definizione attuale della parola (indica infatti le birre ad alta fermentazione). Nel corso del tempo, tuttavia, il termine "birra" è stato utilizzato come riferimento per tutti i tipi di birre, anche se, dopo lo sviluppo della fermentazione a freddo della birra ("lager") - "ale" è divenuto il termine di riferimento per le birre fermentate a caldo. Storicamente possiamo comunque affermare che i termini "birra" e "ale" si riferiscono rispettivamente a bevande alcoliche prodotte con o senza luppolo.

Gli abitanti delle Isole Britanniche bevevano una bevanda fermentata dall'orzo simile alla birra sin dall'età del bronzo. Anche se la bevanda era parte delle tradizioni celtiche, fu solo con l'arrivo dell'Impero romano ( I secolo) e la costruzione di strade romane, che si iniziarono a costruire le prime taverne, dal latino tabernae.

Una taberna era un negozio di un'unica stanza, con la volta a botte, presente nei grandi mercati interni dell'antica Roma. Ogni taberna aveva una finestra sul tetto, per far entrare la luce in una soffitta di legno per la conservazione delle merci, e aveva una grande porta. Era una "unità di vendita al dettaglio", all'interno dell'Impero Romano e il luogo dove venivano fornite numerose attività economiche e servizi, come ad esempio la vendita di cibo cotto, vino e pane.Esistevano principalmente due forme di taberna all'interno dell'impero romano: in ambienti domestici o pubblici.

Le case di abitazione potevano avere un negozio affacciato sulla proprietà o in complessi residenziali a più piani chiamati insulae, occupati principalmente da liberti. Con l'aumento dello sviluppo dei centri urbani nelle città romane, l'elite romana continuò a sviluppare edifici residenziali e commerciali per accogliere le grandi masse di persone che entravano ed uscivano da questi centri di mercato. Vennero pertanto costruite Insulae con tabernae ai piani inferiori. La classe di persone che gestiva le tabernae, chiamati tabernari, erano liberti prevalentemente urbani che lavoravano sotto al padrone che possedeva l'effettiva proprietà.

La taberna pubblica era simile a quella domestica, poichè si trovava in una insula, ma era situata all'interno di mercati e fori pubblici con grandi quantità di traffico.

Con lo sviluppo del commercio e delle vie commerciali, per adattarsi alle esigenze dei mercanti e dei viandanti, anche sulle isole britanniche iniziarono a svilupparsi delle particolari taverne che, oltre a fornire cibo e bevande, mettevano a disposizione dei clienti delle stanze in afftto. Nacquero così le locande (Inns)

La locanda, spesso costruita tra due città distanti più di un giorno di viaggio, era caratterizzata da un ingresso ornamentale sulla strada per accogliere i viaggiatori. Non c'era una reception come nelle locande moderne. Il locandiere rispondeva ad ogni visitatore alla porta e giudicava se permettergli di entrare. Molte locande erano semplicemente grandi proprietà con camere extra per l'affitto.

Sul lato posteriore della locanda invece c'era almeno un fienile ed una stalla per mantenere i cavalli. Se la locanda aveva la fortuna di essere contro una montagna con una cava, aveva anche delle bancarelle esterne all'ingresso della grotta per ospitare paglia e animali più piccoli, come pecore o capre. L'ingresso della grotta permetteva poi di usare piccoli fuochi per tenere alcuni animali al caldo.

Gli avventori potevano quindi fermnarsi durante il viaggio per far riposare i cavalli, mangiare e bere al coperto e al caldo ed avere una sistemazione per la notte.

Da qui nacquero le prime differenze anchche nella lingua inglese. Una taverna era un luogo in cui veniva servito del vino mentre nella locanda si serviva birra.

Dopo la partenza dell'autorità romana nel V secolo e la caduta dei regni romano-britannici, gli anglosassoni stabilirono le prime birrerie (Alehouse) in alcune abitazioni domestiche.

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