La Profilazione Geografica è una metodologia investigativa che analizza le posizioni di una serie di reati collegati per determinare la zona di residenza più probabile del colpevole. Incorporando sia i metodi qualitativi che quantitativi, aiuta a comprendere il comportamento spaziale di un delinquente e concentrare l'indagine ad un'area più piccola della comunità. Tipicamente utilizzata in casi di omicidi seriali o stupri (ma anche incendi, bombardamenti, rapine e altri reati), la tecnica aiuta i detective della polizia a dare la priorità alle informazioni sulle indagini di reati importanti e di vasta scala, che spesso coinvolgono centinaia o migliaia di sospetti.

Oltre a determinare la zona di residenza più probabile del colpevole, la comprensione del modello spaziale di una serie di crimini e le caratteristiche delle scene del crimine, può fornire agli investigatori altre informazioni utili, come ad esempio se il reato è stato opportunistico ed il grado di dimestichezza del delinquente con il luogo del reato. Questo si fonda sulla connessione tra il comportamento di caccia di un colpevole e la sua vita non criminale.

Mentre l'uso di metodi di analisi territoriali in indagini di polizia risale a molti anni fa (si pensi agli investigatori riuniti intorno ad una grande mappa cittadina con spilli infilati in essa), il processo formalizzato ai giorni nostri e conosciuto come profilazione geografica ha avuto origine dalla ricerca condotta presso la Simon Fraser University's School of Criminology in British Columbia, Canada, nel 1989.

Lo sviluppatore principale della profilazione geografica è il Dott. Kim Rossmo, un ex detective del dipartimento di polizia di Vancouver.

Il modello di profilazione geografica si basa sul presupposto che i criminali sono più propensi a scegliere le loro vittime e commettere un reato in prossimità del loro indirizzo di casa.

In numerosi studi e ricerche è stata data sempre più importanza ai viaggi che i criminali compiono abitualmente al fine di determinare l'estensione nello spazio dell'attività criminale. Queste aree diventano zone di quiete per criminali predatori, nelle quali compiere i loro delitti con una sensazione di sicurezza. Di conseguenza, i crimini seguono una funzione di decadimento con la distanza, per cui più è lontana la regolare area di attività del criminale, più è improbabile che quella persona svolga attività criminali predatorie. Tuttavia, c'è anche una zona cuscinetto nella quale il criminale eviterà di commettere crimini troppo vicino a casa propria, per evitare la probabilità di venire identificato da un vicino.

La formula di Rossmo è una formula di profilazione geografica utilizzata per predire dove vive un criminale seriale.

Immaginate una mappa con una griglia sovrapposta di piccoli quadrati denominati settori. Se questa mappa è un file di immagine raster su un computer, questi settori sono i pixel. Un settore Si,j è il quadrato sulla riga i e colonna j, situato a coordinate (XYj). La seguente funzione fornisce la probabilità pi,j della posizione della residenza del criminale seriale in un settore specifico (o punto) (XYj).



La sommatoria riguarda i crimini precedenti (o del passato) situati alle coordinate (xyn)

Φi,j  Ã¨ una funzione caratteristica che restituisce 0 quando un punto (XYjè un elemento della zona cuscinetto B (le vicinanze di una residenza criminale che vengono delineate da un raggio di B dal suo centro). Î¦i,j permette a p di passare tra i due termini. Se si verifica un crimine all'interno della zona cuscinetto, Φi,j = 0 , di conseguenza il primo termine non contribuisce al risultato complessivo.  Questa è una prerogativa per definire il primo termine nel caso in cui la distanza tra un punto (o pixel) diventa uguale a zero. Quando Î¦i,j = 1 , il primo termine viene usato per calcolare pi,j


X - xn | + | Yj - yn | Ã¨ la distanza Manhattan tra un punto (XYj) e un n-essimo luogo del reato  (xyn). La costante k è determinata empiricamente. La variabile f può essere scelta in modo che funzioni meglio sui dati dei crimini passati. Lo stesso concetto vale per la variabile g.

L'idea principale della formula è che la probabilità di crimini, prima aumenta, come ci si muove attraverso la zona cuscinetto allontanandosi dalla hotzone, ma diminuisce dopo. 


I Profilers geografici spesso impiegano softwares come RigelGemini o CrimeStat per eseguire le analisi geografiche. Gli input di sistema sono indirizzi o coordinate dei luoghi del reato, spesso utilizzando un sistema di informazione geografica (GIS). L'output è una superficie di pericolo (superficie 3-D di probabilità) o un geoprofilo a colori, che raffigura le aree più probabili della residenza di un criminale o di ricerca. Questi programmi aiutano analisti criminali e investigatori a concentrare le proprie risorse in modo più efficace, mettendo in evidenza le aree geografiche cruciali.

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