Albert Bachert (variazioni del nome possono essere Backert, Bechart, Baskert, probabilmente Baskett o Beckett) è nato a Londra nel 1860 circa (documenti differiscono sulla sua età effettiva). Albert, figlio di un sarto di Meclemburg, è il maggiore di tre figli e l'unico nato da John e Georgina Bachert, entrambi emigrati in Inghilterra dalla Germania. Dal censimento del 1881, la famiglia risiede al 13 di Newnham Street e Albert ha trovato lavoro come incisore.

L'attività commerciale di sarto di John Bachert sembra aver prosperato in una certa misura, poichè troviamo la famiglia allo stesso indirizzo di Newnham Street nel 1891. La madre di Albert, Georgina, è diventata una cittadina britannica naturalizzata. Non sappiamo nulla sulla sorella di Albert, Emily. I Bacherts prendono anche due pensionanti, cosa che potrebbe indicare difficoltà finanziarie, ma poichè i pensionanti sono entrambi tedeschi, è anche possibile che John Bachert sia in grado di prestare assistenza a due compagni immigrati.


Le incoerenze di età potrebbero risultare dalle informazioni del censimento non provenienti dalla famiglia, ma da un vicino di casa o poichè, i dettagli sulle radici tedesche di John Bachert sono più precise, da uno dei pensionanti, Steff o Wagner. Nessuna ricerca ha portato ad una descrizione fisica di Albert, ma il censimento del 1891 lo dichiara come 22enne ed un articolo di giornale del 1893  afferma che abbia 25 anni anche quando lui probabilmente aveva più di trent'anni. Questo potrebbe comunque indicare che Albert avesse un aspetto giovanile.

Nel mese di agosto 1887, Albert Bachert ha fatto uno strano appello a Godfrey Lushington (Sottosegretario Permanente del Ministero degli Interni), in cui ha citato un complotto della polizia per portare false, o "sciocche", accuse contro di lui. Bachert ha dichiarato che due settimane prima, ha aiutato una conoscente che due agenti avevano evidentemente scambiato per una prostituta. Dopo aver garantito per la donna, Bachert ha chiesto i numeri di identificazione dei poliziotti. In risposta, secondo Bachert, la polizia ha risposto colpendolo, gettandolo a terra, lo ha arrestato, e lo ha "trascinato lungo la strada" prima che questi lo rilasciassero. Prima del suo ricorso dinanzi a Lushington, sembra che Bachert abbia presentato una denuncia ad un ispettore, e che si sia tentato d'individuare i poliziotti incriminati, ma non sia stato in grado di fare un identificazione. Bachert ha detto a Lushington che temeva che la polizia avrebbe portato altre accuse infondate su di lui in futuro; Lushington gli assicurò che avrebbe ricordate la sua denuncia se ciò fosse accaduto (The Eastern Post and City Chronicle, 20 August 1887). Non è chiaro se l'imbarazzo abbia impedito all'amica di Bachert di avvalorare la sua storia.

Il primo collegamento di Bachert con gli omicidi di Whitechapel si verifica la sera del Doppio Evento, il 30 settembre 1888, sotto forma di un incontro con un uomo sospetto.

Vedremo in dettaglio, nella seconda parte di questa biografia, come Bachert sia entrato in contatto con le vicende dello Squartatore.

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