Un uomo è stato portato davanti ai magistrati del Tamigi il 7 dicembre 1888 come vagabondo folle. E' stato trovato che vagava in strada, e parla solo yiddish. Il magistrato lo manda alla Whitechapel workhouse infirmary, dove gli viene dato il nome di David Cohen, che presumibilmente viene utilizzato come John Doe per gli ebrei dell'East End senza identità, indirizzo o parente più prossimo conosciuti.

Colney Hatch Asylium
E' nato nel 1865, ha 23anni, e viene descritto come una persona con capelli ed occhi castani, barba, e residente al numero 86 di Leman Street. Alla casa di lavoro viene segnalato come violento, rumoroso e difficile da gestire, che attacca anche gli altri detenuti. Il 21 dicembre viene trasferito al manicomio di Colney Hatch, dove pratica attività come sarto. Il manicomio di Colney Hatch era stato aperto nel 1851, e già nel 1858 aveva 1293 pazienti; venne chiuso nel 1993, e trasformato in appartamenti di lusso.

A Colney Hatch, il comportamento violento di David continua e si rende necessario separarlo dagli altri pazienti, rifiuta il cibo e deve venir alimentato a forza con tubo, viene descritto come sporco, inquieto, aggressivo e distruttivo. Il 28 dicembre si ammala fisicamente, e nel corso dei nove mesi successivi la sua condizione peggiora. Muore il 15 ottobre 1889 per depressione maniacale e tisi polmonare.

Appunti a matita dell'Ispettore Capo Donald Swanson scritti nella sua copia del libro di Sir Robert Anderson, The Lighter Side of My Official Life, rivelano che per gli omicidi di Whitechapel si sospettava un ebreo folle. Swanson continua a identificare l'uomo come Kosminski, e dice

"L'uomo è morto poco dopo essere stato inviato a Colney Hatch, dopo esser stato inviato alla Whitechapel workhouse infirmary" 

È stato fatto notare però che, poichè Kosminski (un'altro sospettato) è morto nel 1919 al manicomio di Colney Hatch, l'uomo indicato da Swanson potrebbe essere in realtà Cohen. Lo svantaggio di questa teoria, Cohen come lo Squartatore, è che Swanson inequivocabilmente nomini il sospetto di Anderson come Kosminski, cosa che fa anche Sir Melville Macnaghten nel suo memorandum. Inoltre, è da notare che il CID era ancora in stato di allerta in merito al Ripper dopo la morte di Cohen. Swanson afferma

"Dopo che l'indagato era stato identificato presso la casa al mare"

Poichè la prima casa balneare di convalescenza della polizia non è stato aperta fino a marzo 1890, al 51 di Clarendon Villas, West Brighton, difficilmente il sospetto identificato può essere Cohen, proprio perchè a quel tempo era già morto.

Tuttavia, David Cohen è l'unico folle ebreo polacco condotto in un manicomio nel giusto periodo di tempo in cui cessano gli omicidi di Whitechapel, e l'unico folle-povero registrato ed ammesso al Colney Hatch tra il 1888-1890, ed è l'unico che corrisponde al sospetto di indole estremamente violenta descritto da Anderson, Macnaghten e Swanson. Inoltre, a differenza di Aaron Kosminski, è morto poco dopo la cessazione degli omicidi canonici imputati allo Squartatore.

David Cohen viene indicato come sospetto dall'autore e Ripperologo Martin Fido nel suo libro Crimes, Detection and Death of Jack the Ripper. Fido identifica Cohen con "Leather Apron" (vedi anche John Pizer), e ipotizza che la vera identità di Cohen sia quella di Nathan Kaminsky, un calzolaio che vive in Whitechapel e che una volta è stato curato per la sifilide, e di cui spariscono le tracce dopo la metà del 1888 - quando appare Cohen. Fido ritiene che i funzionari di polizia abbiano confuso il nome Kaminsky con Kosminski, e che di conseguenza abbiano sospettato dell'uomo sbagliato (Aaron Kosminski). John Douglas,ex profiler criminale dell'FBI, nel suo libro Cases That Haunt Us, afferma che gli indizi comportamentali raccolti durante gli omicidi puntano ad una persona

"noto alla polizia come David Cohen ... o qualcuno a lui molto simile"

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