I criminologi e istituzioni come l'FBI identificano diversi tipi di serial killer. In generale, i serial killer sono classificabili in due grandi categorie: Organizzati e Disorganizzati.
Ted Bundy è un esempio di Serial Killer Organizzato |
Mantengono un alto livello di controllo sull'andamento del delitto. Non raramente hanno conoscenze specifiche sui metodi della polizia e delle scienze forensi, che permettono loro di coprire le tracce, come ad esempio seppellire il corpo o appesantirlo e affondarlo in un fiume.
Seguono i loro crimini tramite i mezzi di informazione con attenzione e sono spesso orgogliosi delle proprie azioni, come se fosse tutto un grande progetto.
Spesso hanno capacità sociali e interpersonali sufficienti a consentirgli di sviluppare relazioni sia personali che romantiche (amici e amanti), tanto da attrarre e mantenere talvolta anche un coniuge e sostenere una famiglia con bambini. In caso di loro cattura sono quelli che hanno più probabilità di venir descritti dai conoscenti come "una persona gentile che non farebbe male a nessuno".
In generale, il quoziente d'intelligenza dei serial killer organizzati tende ad essere vicino al range di normalità , con una media di 94,7 che raggiunge i 99,2 per i criminali organizzati non sociali.
Richard Trenton Chase è un esempio di Serial Killer Disorganizzato |
Spesso hanno un basso livello culturale e un quoziente d'intelligenza non eccelso (92,8) e leggermente inferiore rispetto ai serial killer organizzati.
Non sono metodici e non occultano le tracce, sebbene siano talvolta in grado di sfuggire alle indagini per qualche tempo, principalmente spostandosi velocemente e grazie alla natura intrinsecamente "disordinata" del loro comportamento su lunghi archi di tempo.
Questo genere di killer in genere ha una vita sociale e affettiva estremamente carente e a volte qualche forma di disturbo mentale. Rischiano di essere disoccupati, solitari, o entrambi, con pochissimi amici.
Questa classificazione, come si può ben comprendere, si riflette sulla scena del crimine attraverso indicatori, più o meno significativi, e che possono aiutare gli investigatori a tracciare un primo profilo del responsabile.
In particolare il livello di organizzazione si può evincere dalla presenza o meno sulla scena del delitto dell'arma utilizzata, dal tipo di quest'ultima, dalla verifica della corrispondenza tra luogo dell'uccisione e luogo del ritrovamento, dalla presenza di tracce o altri elementi utili all'individuazione del responsabile .
La presenza di tracce quali impronte latenti sulla scena rivela una disorganizzazione tipica del secondo tipo mentre ben difficilmente troveremo elementi utili qualora il responsabile appartenga alla prima categoria.
Va detto che questi, come altri indicatori, entrano a far parte di un profilo criminologico dell'autore che, lungi dall'essere prova certa ed inconfutabile, può comunque costituire un valido aiuto nella ricerca del responsabile.
Alcuni assassini seriali infatti passano da essere organizzati a disorganizzati con il procedere dei loro omicidi - come nel caso di scompensi psicologici - o come quando un killer disorganizzato identifica uno o più aspetti specifici del l'atto di uccidere come personale fonte di gratificazione e sviluppa un modus operandi strutturato intorno a questi.
Un'altra classificazione, in parte indipendente da quella appena presentata, riguarda invece le motivazioni specifiche che guidano il serial killer nei suoi atti - cioè al Movente dei delitti.
I moventi possono essere collocati in quattro categorie. Tuttavia ci può essere una certa sovrapposizione tra queste categorie.
Ma tutto questo, ancora una volta, farà parte del prossimo articolo.
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