Nell'articolo precedente abbiamo visto come si siano formati i movimenti feniani  - la Fenian Brotherhood (in America) e l'Irish Republican Brotherhood in Irlanda.

Quest'ultimo movimento (IRB) venne denunciato dall'establishment britannico, dalla stampa, dalla Chiesa cattolica e dalla classe politica irlandese, come avvenne per tutti i movimenti separatisti e repubblicani irlandesi formatisi fino ad allora.

Tories, disturbati dall'incremento della propaganda repubblicana, soprattutto in America, lanciarono una campagna sulla stampa irlandese per screditare i Feniani americani, presentandoli come nemici del cattolicesimo e citando commenti negativi da parte di alcuni vescovi cattolici americani. Come avvenne tra gli irlandesi-americani, e allo stesso modo in Irlanda ed Inghilterra, la gerarchia cattolica percepì la crescita della politica nazionalista irlandese come pericolosa. Pertanto, durante gli anni 1860 e i successivi decenni, le classi superiori o medie che controllarono la stampa irlandese furono molto preoccupati per la crescente politica democratica in Irlanda e che rappresentava una minaccia anarchica e rivoluzionaria.

Si temeva che se la Gran Bretagna avesse subito nuovamente qualche tipo di coercizione, gli interessi cattolici in Irlanda e Inghilterra sarebbero stati compromessi. Inoltre, anche la classe di mercanti cattolici irlandesi, avvocati e piccola nobiltà che aveva prosperato sotto l'Unione si sentirono in ansia per le stesse ragioni.

Nel 1864, i Tories coniarono la parola "Fenianismo" per descrivere tutto ciò che poteva essere considerato potenzialmente fastidioso per gli irlandesi residenti su entrambi i lati dell'Atlantico.

Fenianismo come termine venne poi utilizzato dall'establishment politico britannico per rappresentare qualsiasi forma di mobilitazione tra le classi inferiori e, a volte, per indicare chi esprimesse sentimenti nazionalisti irlandesi.

La gente venne informata su questa minaccia, che mirava a trasformare la società civile, paragonandola a quella rappresentata dal sindacalismo per l'ordine sociale esistente in Inghilterra.

Lo stesso termine venne ripreso dai membri della gerarchia cattolica irlandese, che iniziarono a denunciare il "Fenianismo" anche nel nome della religione cattolica.

Un Vescovo Irlandese, David Moriarty di Kerry, dichiarò che "quando si guarda verso il basso nella profondità insondabile di questa infamia di capi della congiura feniana, dobbiamo riconoscere che l'eternità non è abbastanza lunga, né l'inferno caldo abbastanza per punire tali miscredenti".

Grazie a condizioni strategiche favorevoli, i movimenti feniani, con fondi e uomini addestrati militarmente, decisero di organizzare delle nuove rivolte, sia su territorio americano che irlandese ed inglese.

William R. Roberts
Negli Stati Uniti, la presidenza di O'Mahony della Fenian Brotherhood venne messa in discussione da William R. Roberts. Entrambe le fazioni feniane  americane raccolsero denaro mediante l'emissione di obbligazioni ( bond) in nome della "Repubblica d'Irlanda", acquistate dai fedeli in attesa dell'indipendenza irlandese. Centinaia di migliaia di immigrati irlandesi parteciparono all'iniziativa.

Grandi quantità di armi furono acquistate, e una serie coordinata di incursioni in Canada vennero pianificate apertamente1 dalla fazione di Roberts grazie a Thomas William Sweeny  nominato "Segretario per la guerra".

Lo scopo di queste incursioni era quello di confiscare la rete di trasporto del Canada, con l'idea di costringere gli inglesi a scambiare il possesso della loro Provincia del Canada - ai tempi sotto il dominio Inglese - con l'indipendenza dell'Irlanda.

Prima dell'invasione, i Feniani ricevettero rapporti d'intelligence da parte dei sostenitori canadesi ma non il sostegno di tutti i cattolici irlandesi che vedevano le invasioni come una minaccia alla emergente sovranità canadese. Gli irlandesi canadesi pertanto si divisero in 2 fazioni: gli irlandesi-canadesi cattolici ( simpatizzanti) e protestanti irlandesi ( fedeli alla Gran Bretagna e che combatterono con l'Ordine di Orange contro i Feniani).

Tra il 1866 e il 1871, pertanto le incursioni feniane attaccarono principalmente forti dell'esercito britannico, uffici doganali e altri obiettivi sul territorio canadese.
Possiamo ricordare cinque Incursioni FenianeCampobello Island Raid (1866), Niagara Raid  (1866) - Battaglie di Ridgeway e Fort Erie - Pigeon Hill Raid (1866), Missisquoi County Raid (1870), Pembina Raid (1871).

John O'Neill
Guidati da John O'Mahony, nel mese di aprile del 1866, a Campobello Island, New Brunswick, un gruppo armato della Fenian Brotherhood composto da oltre 700 affrontò a Passamaquoddy Bay , dove si era concentrata la forza feniana, il comandante britannico Charles Hastings Doyle e la Royal Navy, di stanza a Halifax, Nova Scotia. La potenza britannica scoraggiò i Feniani, che così si dispersero.

Dopo il fallimento del tentativo di aprile di razziare il New Brunswick, venne progettato un nuovo piano d'invasione. Questo prevedeva molteplici invasioni per tagliar fuori il Canada occidentale dal Canada orientale ed impedire eventuali rinforzi britannici. La chiave del piano fu un attacco diversivo a Fort Erie da Buffalo, New York, con lo scopo di allontanare le truppe da Toronto mediante un attacco simulato nei pressi del Welland Canal.

Circa 1000 - 1300 Feniani attraversarono il fiume Niagara nelle prime ore del 1° giugno sotto il comando del colonnello John O'Neill. Sabotata dai Feniani presenti nell'equipaggio, la cannoniera USS Michigan della US Navy  non potè intercettare i rinforzi feniani fino al primo pomeriggio. Una volta che la USS Michigan venne schierata, la forza di O'Neill nella regione del Niagara venne tagliata fuori da ulteriori rifornimenti e rinforzi.

Ulysses S. Grant
18° Presidente degli USA
La milizia canadese venne costituita da volontari inesperti, ma armati di fucili Enfield uguali agli armamenti dei Feniani. Una singola compagnia di fucilieri della Queen's Own Rifles di Toronto venne armata con i fucili Spencer a ripetizione, ma erano senza addestramento e con solo 28 colpi ciascuno.

Le due forze si scambiarono raffiche per circa due ore, prima che una serie di errori di comando gettasse i canadesi in confusione. I Feniani ne approfittarono con una carica alla baionetta che mandò in rotta i ranghi canadesi.

Cinque giorni dopo l'inizio dell'invasione, il presidente degli Stati Uniti, Andrew Johnson, emise un proclama per richiedere l'applicazione delle leggi di neutralità, intimando che l'invasione feniana si fermasse. I generali Ulysses S. Grant e George Meade si recarono a Buffalo, New York per ispezionare la situazione. Seguendo le istruzioni di Grant, Meade emise l'ordine tassativo di impedire a chiunque di violare il confine tra Stati Uniti e Canada. Le battaglie finirono e l'esercito Feniano internato a Buffalo.

L'esercito americano venne poi incaricato di sequestrare tutte le armi e le munizioni feniane oltre a prevenire altri attraversamenti di frontiera. Infine il 7 Giugno 1866 arrivò l'ordine di arrestare tutti coloro che sembrassero feniani.

Il generale di brigata Thomas William Sweeny, venne arrestato dal governo degli Stati Uniti per aver violato la neutralità americana. Tuttavia, venne presto rilasciato e servì nell'esercito regolare americano sino al suo ritiro nel 1870.

Le incursioni canadesi non ebbero il successo sperato ma permisero in qualche modo alla realizzazione della Confederazione Canadese  - il processo attraverso il quale le colonie britanniche del Canada, Nova Scotia e New Brunswick furono unificate come federazione di stati creando il Dominion del Canada il 1° luglio 1867.

La regina Vittoria diede l'assenso reale per il British North America Act il 29 marzo 1867 e sostituì l'Atto di Unione del 1840.

Il Canada, venutosì così a formare, vide numerosi cambiamenti ed espansioni territoriali, negli anni seguenti, che lo portarono alla configurazione attuale.

Sicuramente per gli indipendentisti irlandesi, questo fu uno schiaffo alla loro lotta per un'Irlanda libera dal giogo inglese.

Dopo tanti sforzi e sacrifici, oltre che al sangue di centinaia di irlandesi, l'Irlanda non aveva ottenuto nulla in termini politici e d'indipendenza mentre alle provincie del Canada veniva data una legittimità.

Thomas D'Arcy McGee
La notte del 7 aprile 1868 Thomas D'Arcy McGee - uno dei Padri della Confederazione, di origine cattoliche irlandesi, che aveva denunciato la Fenian Brotherhood Americana per le incursioni degli anni precedenti, - tornando a casa da un dibattito parlamentare, venne assasinato, mentre apriva la porta di casa, da un uomo che lo stava aspettando. Diverse persone accorsero sulla scena del crimie, ma l'assassino era già svanito nelle ombre.

Patrick J. Whelan, un simpatizzante Feniano e un cattolico venne accusato, processato, condannato, e impiccato per il reato l'11 febbraio 1869 a Ottawa.

I fatti americani e canadesi si incrociarono naturalmente con quelli che avvennero in Irlanda ed in Inghilterra alimentando vicendevolmente gli ideali di ribellione ed indipendenza su tutti i fronti - vedi Insurrezioni Feniane in Irlanda.

Le incursioni feniane del Canada si ripresentarono quindi nel 1870.

Guardia Canadese
contro i Feniani del 1870
L'incursione di Missisquoi County del 1870 - anche nota come Battaglia di Eccles Hill - guidato da John O'Neill e Samuel Spear fu un'ulteriore sconfitta feniana. Partigiani e scout governativi individuarono quasi immediatamente gli invasori. Una forza di milizia - tra i quali prestò servizio il figlio della regina Vittoria e un futuro Governatore Generale del Canada, il principe Arthur - attese i Feniani a Eccles Hill. Il tenente colonnello William Smith si precipitò in campo con un battaglione di volontari di cavalleria e caricò le posizioni feniane che fuggirono, lasciando dietro di sé l'artiglieria e i morti.

L'invasione fu scongiurata anche grazie alle informazioni fornite da Thomas Billis Beach - anche noto come Maggiore Henri Le Caron - un agente segreto britannico che lavora contro i Feniani dall'interno della loro organizzazione.

Due giorni dopo, il 27 maggio 1870, si verificò la Battaglia di Trout River. L'esercito feniano, guidato da O'Neill e dal generale Owen Starr, affrontò tre unità di fanteria canadese - il 69° Reggimento, il 50° Battaglione e il Montreal Garrison Artillery - finchè non fu costretto a ripiegare verso il confine e andare in rotta.

W. B. O'Donoghue - 1870
Poco dopo il suo ritorno negli Stati Uniti, O'Neill venne arrestato con l'accusa di aver violato le leggi di neutralità - venne condannato a due anni di prigione ma, insieme ad altri Feniani, venne graziato dal presidente Ulysses S. Grant nell'ottobre di quello stesso anno.
Il generale Starr,scomparso nel periodo immediatamente successivo alla schermaglia, infine venne trovato, condannato ed incarcerato nella prigione di Auburn, New York.

Dopo la fallita invasione Feniana del Canada del 1870, O'Neill si dimise dal Senato Feniano e nel 1871, insieme ad un tipo strano di nome W. B. O'Donoghue, chiese di poter intraprendere un'altra invasione del Canada al confine con il Territorio del Dakota. L'idea venne respinta dal Consiglio Feniano che comunque promise un supporto armato e decise che lui e la sua incursione non sarebbero stati denunciati pubblicamente.

O'Neill progettò così di invadere Manitoba nei pressi di Winnipeg. Circa 35 uomini, guidati da John O'Neill, William B. O'Donoghue, e John J. Donnelly, speravano di unire le forze con i Métis franco-indiani di Louis Riel.

Louis Riel
Il 5 ottobre 1871, la forza di O'Neill riuscì a catturare un ufficio della Hudson's Bay Company e una dogana canadese che riteneva essere appena a nord del confine internazionale.

Un gruppo di osservazione americano determinò però che il confine era due miglia più a nord, mettendo così i luoghi appena catturati all'interno del territorio degli Stati Uniti.

O'Neill, e J. J. Donnelly, insieme ad altri dieci feniani, furono fatti prigionieri nei pressi di Pembina, nel Territorio del Dakota, dai soldati degli Stati Uniti comandati dal capitano Loyd Wheaton.

Il raid fu una farsa fin dall'inizio. In realtà ebbe luogo all'interno dei confini degli Stati Uniti, e i Metis di Riel firmarono un patto con gli inglesi appena iniziò l'invasione. Riel e i suoi Metis catturarono O'Donoghue e lo consegnarono alle autorità statunitensi.

In una risposta federale un po 'confusa, O'Neill venne arrestato due volte - una volta in Dakota e una volta in Minnesota - ma venne rilasciato e mai accusato per "l'invasione" dei territorio degli Stati Uniti. Gli uomini catturati con lui furono rilasciati dal tribunale come "creduloni" di O'Neill e Donnelly.

La Fenian Brotherhood si organizzò pubblicamente negli Stati Uniti Nord Occidentali nel corso degli anni 70 e 80 del XIX secolo, minacciando di invadere il British Columbia. Anche se non vennero mai lanciate incursioni, le tensioni furono sufficienti affinchè la Gran Bretagna inviasse diverse grandi navi da guerra al nuovo capolinea ferroviario di Vancouver, British Columbia, per le celebrazioni dell'apertura della Canadian Pacific Railway nel 1886.

Il supporto per l'invasione della Fenian Brotherhood del Canada rapidamente scomparve e non vi furono ulteriori minacce reali dopo il 1890.

Tuttavia, le incursioni ebbero un effetto importante su tutti i canadesi. Il maggiore impatto dei raid feniani fu lo sviluppo di un senso di nazionalismo canadese che portò le province alla realizzazione di una Confederazione. Questo venne visto come passo necessario per la sopravvivenza e l'auto-difesa.

Ma la minaccia feniana non venne sconfitta definitivamente. Nuove organizzazioni feniane e nuovi piani per l'Indipendenza della Repubblica Irlandese stavano maturando. Ma di questo parleremo prossimamente.



1 - Il governo degli Stati Uniti non prese misure per prevenirle. Molti nel governo degli Stati Uniti non furono indisponenti al movimento grazie al fallimento della Gran Bretagna nel sostenere l'Unione Americana durante la guerra civile.

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