I Serial Killer come abbiamo visto possono venir classificati in base al livello di organizzazione dei reati (Organizzati e Disorganizzati). Un'altra classificazione, riguarda invece le motivazioni specifiche che guidano il serial killer nei suoi atti - cioè il Movente dei delitti.
I serial killer, in base al movente, possono essere collocati in quattro categorie anche se ci possono essere delle sovrapposizioni. La mente di un serial killer è estremamente sfaccettata e spesso lavora su più "livelli" che per lui hanno qualche attinenza.
Analizziamo quindi le quattro categorie - e eventuali sottocategorie - facendo anche qualche esempio di assassini seriali noti alla cronaca per dare al lettore un'ulteriore termine di paragone.
Serial Killer Visionari/Allucinati
- Ed Gein -
Il Macellaio di Plainfield
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In qualche raro caso, tuttavia, un serial killer può corrispondere a questo stereotipo e letteralmente uccidere "seguendo le istruzioni di voci nella sua testa" o come conseguenza di esperienze di tipo allucinatorio.
Herbert Mullin massacrò tredici persone perché una voce gli diceva che questo sacrificio avrebbe salvato la California dal terremoto.
Ed Gein pensava di poter preservare l'anima di sua madre mangiando il corpo di donne che le assomigliavano fisicamente.
Serial Killer con una "Missione"
Volantino di rivendicazione di - Ludwig - |
Per esempio, lo scopo di un serial killer "in missione" può essere quello di "ripulire la società" da una certa categoria di persone (spesso prostitute, come per i casi di Saeed Hanaei, Benjamin Atkins e Gary Ridgway), o di determinati gruppi etnici (come Elias Xitavhudzi).
Spesso sono dei fanatici religiosi (come Earle Nelson e il satanista Richard Ramirez) o politici, e lasciano dei messaggi per rivendicare e motivare le proprie azioni (come Jack lo Squartatore, David Berkowitz, Albert Fish, Zodiac o la coppia italiana nota come Ludwig).
I loro atti possono seguire uno schema "Rituale" in cui l'omicidio viene visto come un "sacrificio umano" che ha il compito di innescare e portare avanti lo scopo della propria "missione" o del proprio "messaggio".
L'Omicidio Rituale1, che può avere anche una forte componente "Visionaria e/o allucinatoria", portare alla ricerca di benefici personali o di potere - spesso legato alla magia o al soprannaturale - diventa quindi un atto "strettamente necessario" per il compimento della missione.
Nella storia criminale della società moderna, gli atti più vicini all'Omicidio Rituale sono quelli compiuti dai serial killer2, i suicidi di massa per la fine del mondo3 o gli Omicidi Propiziatori dei Cultisti4 (Mute Murders) come quelli di Adolfo Costanzo in Messico.
Serial Killer Edonistici
- David Berkowitz - Figlio di Sam |
Alcuni amano la "caccia" più che l'omicidio in sé; altri torturano o violentano le loro vittime mossi da sadismo. Altri ancora uccidono le vittime velocemente per indulgere in altre forme di attività come la necrofilia o il cannibalismo.
Il piacere per questi serial killer è spesso di natura sessuale, o ha un analogo andamento e un'analoga intensità pur non essendo riconducibile ad alcun atto esplicitamente sessuale.
David Berkowitz, per esempio, provava un piacere sconvolgente nello sparare alle coppie appartate, ma non si avvicinava neppure alle vittime.
Gli Psicologi forensi identificano tre sotto-categorie:
- Per Lussuria -
- Jeffrey Dahmer - Il mostro di Milwaukee |
Kenneth Bianchi, uno dei "Hillside Stranglers", ucciso donne e ragazze di diverse età, razza e aspetto fisico, perché i suoi impulsi sessuali richiedevano diversi tipi di stimolo e di intensità crescente.
Jeffrey Dahmer, al quale più volte è stato diagnosticato un disturbo borderline di personalità, cercava la sua amante perfetta - bella, sottomesso ed eterna . Con l'aumento del suo desiderio, ha iniziato a sperimentare droghe, alcool e sesso esotico. Il crescente bisogno di stimoli si è manifestato con lo smembramento delle vittime - di cui conservava teste e genitali - e dai tentativi di creare uno "zombie vivente" sotto il suo controllo - versando acido in un foro praticato nel cranio della vittima. Ha sperimentato anche il cannibalismo per "assicurasi che le vittime facessero sempre parte di lui ".
- Per il Brivido -
- Robert Hansen -
The Butcher Baker
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Robert Hansen portava le sue vittime in una zona isolata, dove le liberava per poi dar loro la caccia ed ucciderle.
In una delle sue lettere al giornale San Francisco Bay Area, il killer seriale Zodiac ha scritto che "l'omicidio gli dà un'esperienza più emozionante e migliore di avere un orgasmo con una ragazza".
Coral Watts è stato descritto, da una vittima sopravvissuta durante l'attacco del 1982, come "emozionato e iper-attivo, batteva le mani e faceva rumori come se fosse eccitato, come se fosse divertito ". Tra i metodi usati da Watts per uccidere le sue vittime possiamo citare l'accoltellamento, l'impiccagione, l'annegamento, l'asfissia e lo strangolamento.
- Per Comodità o Profitto -
- H. H. Holmes - L'Arcidemonio |
Di solito, le vittime sono familiari e stretti conoscenti. Dopo un omicidio, il killer di solito attende per un periodo di tempo prima di uccidere nuovamente per consentire il placarsi di eventuali sospetti -la famiglia o le autorità. Utilizzano spesso il veleno, in particolare l'arsenico, per uccidere le loro vittime.
Anche se spesso i serial killer di sesso femminile fanno parte di questa categoria, non tutti gli assassini per comodità sono donne.
Dorothea Puente ha ucciso e seppellito nel cortile di casa i suoi inquilini per i loro assegni di sussidio sociale. H. H. Holmes ha ucciso per incassare polize assicurative e avere profitti commerciali.
Alcuni, come Puente e Holmes, possono essere coinvolti e/o avere precedenti penali per furto, frode, mancato pagamento di debiti, appropriazione indebita e altri reati di natura simile.
Serial Killer alla ricerca di Potere/Controllo
Alcune Vittime di
- Ted Bundy -
Killer delle Studentesse
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Il principale scopo dell'assassino in questo caso è quello di esercitare potere sulle proprie vittime, in tal caso contribuendo al rafforzamento della propria stima di sé nel senso della propria forza fisica e morale. Questo tipo di comportamento è spesso inteso - inconsciamente o consciamente - come compensazione di abusi subiti dal killer nell'infanzia o nella vita adulta.
Molti killer che violentano le proprie vittime non ricadono nella categoria "edonistica" perché il piacere che provano da questa violenza è secondario, se non addirittura assente; la violenza stessa riproduce, fedelmente o simbolicamente, una violenza subita in passato.
Ted Bundy rappresenta il prototipo ideale di questa categoria di serial killer.
1 - Parlerò approfonditamente di Omicidi Rituali - un argomento vasto e complesso - prossimamente
2 - Ahmad Suradji, Enriqueta Martí, Leonarda Cianciulli, Gilles de Rais, Sachiko Eto
3 - Tempio del popolo, Movimento per la Restaurazione dei Dieci Comandamenti di Dio, Ordine del Tempio Solare, Heaven's Gate
4 - Culto Azteco di Huitzilopochtli, Culto Thug della dea Kālī, Santeria, Palo Mayombe, JuJu, Jambola, Las Matanzas, Voodoo
5 - I killer professionisti o sicari possono essere considerati serial killer per comodità. Richard Kuklinski - un sicario della Mafia italo-americana - addebitando decine di migliaia di dollari per ogni "contratto", guadagnava abbastanza da mantenere la propria famiglia con uno stile di vita medio borghese.
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