Per determinarne la causa e le modalità della morte e per valutare eventuali malattie o lesioni che possono essere presenti, o aver influito, viene effettuata un'autopsia - nota anche come esame post-mortem. L'autopsia è una procedura chirurgica altamente specializzata che consiste in un esame approfondito di un cadavere. Viene generalmente eseguita da un medico specializzato chiamato patologo o medico legale.
Lo studio della patologia, tra cui l'esame dettagliato del corpo, comprese la dissezione e l'indagine su specifiche malattie, risale all'antichità . La comprensione rudimentale di molte condizioni era presente nella maggior parte delle società primitive ed è attestata nei registri delle prime società storiche, comprese quelle del Medio Oriente, India e Cina. Lo studio della malattia era già in atto nel periodo ellenico della Grecia antica e, grazie a molti dei primi medici di rilievo (come Ippocrate, dal quale prende il nome il il giuramento dei medici moderni), si è messo a punto metodi di diagnosi e di prognosi per un certo numero di malattie. Le pratiche mediche dei romani e quelle dei Bizantini continuarono da queste radici greche ma, come per molte aree di ricerca scientifica, la crescita nella comprensione della medicina ristagnò per un pò dopo l'epoca classica. Continuò tuttavia a svilupparsi lentamente attraverso numerose culture. In particolare, molti progressi sono stati fatti nella epoca medievale dell'Islam, durante la quale sono stati sviluppati numerosi testi di complesse patologie, anche sulla base della tradizione greca. Conoscenze e sperimentazione cominciarono a proliferare nuovamente nel Rinascimento, durante l'Illuminismo e nel periodo barocco, dopo la rinascita del metodo empirico a nuovi centri di studio. Con il XVII secolo, inizia lo studio di micrografia grazie al microscopio e, l'esame dei tessuti portò Robert Hooke, membro della British Royal Society, a coniare il termine "cellula", ponendo le basi della successiva teoria dei germi.
La patologia moderna cominciò a svilupparsi come un campo distinto d'indagine nel corso del XIX secolo attraverso i filosofi naturali e medici che hanno studiato la malattia e lo studio informale di quello che hanno definito "anatomia patologica". Tuttavia, la patologia come un'area formale di specializzazione non è stata completamente sviluppata fino alla fine del XIX secolo e l'inizio del XX, con l'avvento dello studio della microbiologia. Nel XIX secolo, i medici incominciarono a comprendere che gli agenti patogeni che causano malattie, o "germi" ( microbi, batteri, virus, funghi, amebe, muffe, protisti, e prioni), esistevano ed erano in grado di riprodursi e moltiplicarsi, sostituendo le precedenti convinzioni su umori o addirittura fenomeni spirituali, che aveva dominato per gran parte degli ultimi 1500 anni nella medicina europea. Con questa nuova comprensione, i medici hanno incominciato a confrontare le caratteristiche dei sintomi di un germe sviluppato all'interno di un individuo malato con le caratteristiche e sintomi di un altro germe. Questa realizzazione ha portato alla comprensione fondamentale che le malattie sono in grado di replicarsi, e che possono avere molti effetti profondi e variegati sull'ospite umano.
Rudolf Virchow |
I requisiti per diventare un medico autorizzato di patologia forense variano da paese a paese, ma in genere un requisito minimo è un dottorato in medicina con una specializzazione in patologia generale o anatomica con successivo studio in medicina legale. I metodi utilizzati dagli scienziati forensi per determinare la morte comprendono esame di campioni di tessuto al fine di individuare la presenza o l'assenza di malattie naturali ed altri reperti microscopici, interpretazioni di tossicologia sui tessuti e fluidi per determinare la causa chimica di overdose, avvelenamenti o altri casi coinvolgendo agenti tossici, e gli esami di trauma fisico.
- Autopsie medico-legali o forensi o del coroner - cercano di trovare le causa/modalità della morte e l'identità del defunto. In genere vengono eseguite, come prescritto dalla legge, in caso di morti violente, sospette o improvvise, morti senza assistenza medica o durante le procedure chirurgiche.
- Autopsie cliniche o patologiche - vengono eseguite per diagnosticare una particolare malattia o per scopi di ricerca. Mirano a stabilire, chiarire o confermare diagnosi mediche che sono rimaste sconosciute o sono poco chiare prima della morte del paziente.
- Autopsie anatomiche o accademiche - sono eseguite da studenti di anatomia solo a fini di studio.
- Autopsie Virtuali o Diagnostiche per immagini - eseguite utilizzando le tecnologie di Imaging a risonanza magnetica (MRI) e la tomografia computerizzata (CT).
Le autopsie possono essere ulteriormente classificate in casi in cui l'esame esterno è sufficiente, e quelli in cui il corpo viene sezionato e viene condotto un esame interno. Per l'autopsia interna, in alcuni casi, può venir richiesto il permesso del parente più prossimo. Una volta che l'autopsia interna è completata il corpo viene ricostruito tramite cuciture.
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