La dissezione di resti umani per motivi medici o scientifici continuò ad essere praticata in modo irregolare dopo i romani, possiamo ricordare i medici arabi Avenzoar e Ibn al-Nafis. In Europa sono state eseguite con sufficiente regolarità , già nel 1200, per diventare esperti e per tentare di preservare il corpo, riempiendo le vene con cera e metalli. Fino a poco tempo fa, si pensava che il processo dell'autopsia moderna derivasse dagli anatomisti del Rinascimento. Giovanni Morgagni (1682-1771), celebrato come il padre di anatomia patologica, ha scritto il primo lavoro esaustivo sulla patologia, De Sedibus et Causis Morborum per Anatomen Indagatis (1769).
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Il grande ricercatore medico del XIX secolo Rudolf Virchow, in risposta ad una mancanza di standardizzazione delle procedure dell'autopsia, stabilì e pubblicò specifici protocolli d'autopsia (uno dei quali porta ancora il suo nome). Ha inoltre sviluppato il concetto di processi patologici.
Il corpo umano è una macchina perfetta che si muove secondo delle leggi. Quando qualche cosa non funziona come dovrebbe è perchè "fattori", interni o esterni, hanno modificato un equilibrio. Il corpo reagisce quindi di conseguenza dando il via a processi patologici fondamentali dell'organismo (la febbre, la flogosi, lo stato di infezione, i tumori, ecc.).
Un caso di morte può venir classificato nei seguenti modi:
- Naturale
- Accidentale
- Omicidio
- Suicidio
- Indeterminato
In alcune giurisdizioni, la categoria Indeterminato può comprendere morti in contumacia, come morti in mare o persone scomparse ma dichiarate morte in un tribunale; in altre, queste morti sono classificate sotto la voce "Altro".
I medici legali tentano anche di determinare il tempo della morte, la causa esatta della morte, e che cosa, se possibile, ha preceduto la morte, come ad esempio una lotta. Anche in questo caso il corpo fornisce alcuni indizi noti come fenomeni cadaverici: le modificazioni a cui un corpo va incontro nel periodo successivo al decesso. Questi vengono distinti in due gruppi principali: i fenomeni abiotici ed i fenomeni trasformativi. A loro volta questi possono essere suddivisi in: fenomeni abiotici immediati (la perdita di coscienza e di tutte le funzioni neurologiche; l'arresto della circolazione;
l'arresto della respirazione) e consecutivi (la disidratazione; il raffreddamento; le ipostasi; la rigidità cadaverica; l'acidificazione dei tessuti) e fenomeni trasformativi distruttivi ( l'autolisi; l'autodigestione; la putrefazione - divisa a sua volta in stadio cromatico, enfisematoso e scheletrico) e speciali ( la macerazione; la saponificazione; la mummificazione; la corificazione).
Non va poi dimenticato il Principio di scambio di Locard secondo il quale "Ogni contatto lascia una traccia". In un caso di omicidio è anche possibile trovare materiale di provenienza esterna (ad esempio frammenti di epidermide sotto le unghie) che potrebbero appartenere all'assassino, a persone presenti sulla scena del crimine o da ambienti differenti dal ritrovamento del cadavere..
L'analisi viene effettuata nei reparti di anatomia patologica o di medicina legale da un medico coadiuvato dal tecnico forense. A tal proposito non va confusa la figura del medico settore (anatomo patologo o medico legale) con quella del coroner, una figura non esistente in Italia ma operante nei Paesi anglosassoni, che solitamente si occupa solamente del sopralluogo giudiziario e solo in alcuni casi e in alcuni stati si occupa di espletare l'autopsia.
La maggior parte degli Stati richiedono al medico legale di completare un rapporto di autopsia, e molti richiedono anche che l'autopsia sia videoregistrata.
A seguito di un esame approfondito di tutte le prove, il medico legale o coroner assegnerà uno dei cinque modi di morte di cui sopra, e le prove dettagliate sul meccanismo della morte.
Nella seconda parte di questo articolo vedremo quali procedure vengono applicate durante un'autopsia moderna.
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