Nel 1973 la BBC ha lanciato la serie televisiva, Jack the Ripper, che esaminava gli omicidi di Whitechapel. La serie, un mix tra documentario e dramma, era caratterizzata da prove vere e proprie, ma affiancata dai detective da fiction Barlow Watt, interpretati da Stratford Johns   e Frank Windsor  rispettivamente.

Questi personaggi, all'epoca, erano molto popolari nel Regno Unito  grazie alla loro apparizione nella serie poliziesca Z-Cars ed i suoi sequel Softly, Softly e Barlow at Large.

Il programma Ã¨ stato presentato in parte come una discussione tra i due protagonisti ai giorni nostri (1970), intervallata da scene documentaristiche e drammatizzazioni ambientate nel XIX secolo.

La serie è poi diventato un libro, The Ripper File, di Elwyn Jones e John Lloyd nel 1975 Il sesto ed ultimo episodio includeva una testimonianza di Joseph Gorman, che con il nome di Joseph Sickert sosteneva di essere il figlio illegittimo del noto pittore Walter Sickert.

La serie televisiva è stata fonte di confusione per molti spettatori. La strana combinazione di fatti con investigatori di finzione e una teoria stravagante ha spinto molti a mettere in discussione la veridicità del programma. Joseph Sickert apparendo nell'ultimo episodio "certificò" tutto quello che era stato detto. E fu quella, per tutti i telespettatori, l'unica soluzione.

Stephen Knight entra nella storia un pò più tardi quando chiese a Joseph Gorman un'intervista per un giornale locale. Dopo qualche indecisione, Gorman acconsentì. Nel corso del loro colloquio, che ebbe luogo in diverse occasioni, anche Knight si convinse che Joseph Gorman credesse di star dicendo la verità. La storia, egli disse, gli venne raccontata da suo padre per spiegare il motivo per cui sua madre sembrava sempre così triste e perché sia lei che Joseph fossero parzialmente sordi.

Sir Robert Anderson
Una volta dato il via alle basi della trama, Knight continuò a cercare di dimostrare la teoria. Alla fine, sentì che la storia meritava un libro. Joseph fu deluso poichè aveva accettato solo per un'intervista per un articolo e non voleva molta pubblicità. Imperterrito, Knight andò avanti con il libro in cui cerca di dimostrare l'esistenza della cospirazione, che Eddy fosse il padre del figlio di Annie, e (più incredibile di tutti) che il terzo uomo del trio omicida non fosse affatto Sir Robert Anderson, ma il padre di Joseph, Walter Sickert.

Il libro è stato inizialmente pubblicato nel 1978 e ha causato molto clamore. Sia ​​il programma della BBC che il libro di Knight sono stati ricavati dalla storia di Gorman, ma cambia solo l'identità del terzo uomo. In sostanza, quindi, Knight non sta ribadendo solo la stessa storia raccontata alla BBC, ma sta cercando di renderla una teoria seria. Si tratta di un affascinante pezzo di narrativa, ma produce pochi elementi di prova reali.

Knight fa grande uso dei famigerati archivi sul Ripper in possesso di Scotland Yard e del Ministero degli Interni (non aperti al pubblico fino al 1992 e 1993, rispettivamente, e fonte di molte speculazioni nel 1978), ma è difficile accettare alcune delle sue conclusioni. La sua logica è, a volte, estremamente imperfetta. Dopo aver scoperto il certificato di nascita di Alice Margaret, egli verifica l'esistenza di Annie Elizabeth Crook ed il fatto che si trovasse in Cleveland Street. Il fatto che lei venga elencato con un impiego come "assistente di pasticceria" invece di tabaccaia non è mai stato spiegato completamente. Il nome del padre è lasciato in bianco.

Prince Albert Victor
Knight poi passa alla storia di un uomo che ricorda la nonna adottiva svezzare "un figlio del Duca". Questa storia è solamente per sentito dire con nessuna prova a sostegno. Knight ha dimostrato che Alice Margaret esisteva, ma poi la collega con il bambino della storia apocrifa. Non c'è nulla che colleghi i due e niente per dimostrare che la diceria sul figlio di un duca abbia alcun fondamento di fatto. Knight semplicemente presuppone che, esistendo Alice Margaret come detto da Sickert, e l'esistenza di questa seconda storia, siano elementi dello stesso fatto. Questo è tipico di gran parte del ragionamento e della logica di Knight. Si basa principalmente sul presupposto e la convinzione che se "X è vero anche Y deve esserlo". Questa è una logica erronea.


Oscar Wilde
Una grande quantità di tempo viene speso per collegare Eddy con Cleveland Street. Considerata al tempo un grande mecca per gli artisti, Knight postula che Sickert mantenesse uno studio su quella strada. Non vi è però, al di fuori della storia raccontata da Gorman, niente che affermi con fermezza che lo abbia fatto. Sickert non compare in nessuno dei libri del Registro o come affittuario. Knight spiega questo dicendo semplicemente che Sickert potrebbe aver evitato di essere elencato in caso di una rapida fuga dal padrone di casa o qualcosa di ancora più sinistro. Knight poi implica Eddy nello scandalo del bordello omosessuale di Cleveland Street perquisito nel 1889. Eddy viene indicato come uno dei clienti e, secondo Knight e molti altri autori, è stato fatto un insabbiamento per cancellare il suo coinvolgimento.

Knight afferma poi che il cover up sarebbe stato avviato non per nascondere "la natura bisessuale di Eddy, ma il suo legame con quella particolare strada". Questo ragionamento è incredibile. Evidentemente, Knight crede che Eddy sarebbe stato non più che "infastidito" se la sua natura bisessuale fosse stata scoperta. Questo nonostante le severe leggi anti-omosessuali che esistevano in Inghilterra. Sicuramente se fossero stati esposti i rapporti omosessuali di Eddy, lo scandalo sarebbe stato abbastanza grande di per se, senza doversi preoccupare di eventuali altri collegamenti. Ricordiamoci che sono state queste leggi a portare Oscar Wilde dalla fama alla rovina assoluta e disgrazia. Il clamore sarebbe stato veramente inferiore nei confronti di un futuro re?

Aleister Crowley
Il collegamento si suppone ancora maggiore quando Knight afferma che il famigerato Aleister Crowley, secondo uno dei suoi libri, avesse alcune lettere compromettenti di Eddy indirizzate ad un ragazzo di nome Morgan, che viveva a Cleveland Street. Knight cerca di collegare queste lettere (la cui esistenza non è mai stata verificata o vista da un'altra fonte) con una signora Morgan che "gestiva il negozio al 22 di Cleveland Street, in cui Annie Elizabeth lavorava". Anche se accettiamo che esistano queste "lettere invisibili", non c'è nulla di concreto che colleghi effettivamente questa signora Morgan o Annie. Knight presuppone che se Eddy ha scritto le lettere a questo ragazzo allora sicuramente doveva essere stato un frequentatore assiduo del negozio. Eddy aveva sedotto sia Annie che Morgan?

Questo è sintomatico di tutto il problema con il libro di Knight e la teoria Sickert. Si basa interamente su ipotesi. Non c'è, prova oggettiva diretta per collegare Eddy con Annie, Gull con Sickert e Netley, o anche Anderson con la Massoneria. Knight costruisce la sua tesi supponendo che certe cose siano vere. Le sue prove sono labili, prive di fatti reali, e le usa per fare ulteriori ipotesi che portano al trio omicida. Si tratta di un vero e proprio castello di carte che potrebbe crollare alla rimozione del minimo elemento di prova.

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2 Responses so far.

  1. Anonimo says:

    Beh raccontata con tutti questi dettagli e soprattutto mettendo bene in chiaro QUANTE cose siano state inventate e cucite insieme di sana pianta il complotto reale diventa davvero solo un divertimento narrativo.
    Un buon intrattenimento ma assolutamente fuori discussione.
    Ottima davvero questa sequenza di post sulla massoneria e sul complotto reale, dettagliati e interessantissimi come sempre. Grazie!

    OT: so che non c'entra molto ma ho visto che hai messo in evidenza il libro sulla vita dei poliziotti all'epoca di Jack. E' di prossima uscita ma non si parla di una versione digitale. Sai se è prevista?

  2. Grazie Cily. Sto cercando di fare un pò di chiarezza su una delle teorie più popolari ^_^ Ci saranno cmq ancora delle novità sull'argomento ;)

    OT: per quanto riguarda il libro al momento, da fonti ufficiali, non è prevista una versione in digitale.

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