Dopo gli omicidi di Elizabeth Stride e Catherine Eddowes durante la notte del 30 settembre 1888, la polizia ha perquisito la zona vicino alle scene del crimine, nel tentativo di individuare un sospetto, testimoni o prove. Verso le 03:00, l'agente Alfred Long della polizia metropolitana ha scoperto un pezzo di grembiule, sporco e macchiato di sangue, nella tromba delle scale di un caseggiato sito al 108-119 Model dwellings, Goulston Street, Whitechapel.

Il pezzo di stoffa è stato successivamente identificato come una parte del grembiule indossato da Catherine Eddowes. Sopra di esso, nel viale d'accesso, è stato scritto un messaggio sul muro con del gesso bianco.

Long riferisce il messaggio come:

"The Juwes are the men that will not be blamed for nothing." 

Il Detective Daniel Halse della City of London Police, arrivato poco tempo dopo, ne da una versione differente:


"The Juwes are not the men who will be blamed for nothing."

Una terza versione, "The Juws are not the men To be blamed for nothing", è stata registrata da Frederick William Foster, un addetto catastale della City of London.

Una copia del messaggio, con la versione di Long, è stata allegata ad una relazione del commissario di polizia metropolitana Sir Charles Warren al Ministero degli Interni.

Lo scrittore Stephen Knight, in Jack the Ripper: The Final Solution, ha suggerito che il termine  "Juwes" non si riferisca alla parola "Juws" ("ebrei"), ma a Jubela, Jubelo e Jubelum, i tre assassini di Hiram Abiff, una figura importante della Massoneria, e, inoltre, che il messaggio è stato scritto dal killer (o assassini) come parte di un complotto massonico. Non vi è, tuttavia, alcuna prova che qualcuno prima di Knight utilizzi il termine "Juwes" in riferimento a questi tre individui.

Secondo la tradizione massonica, l'architetto Hiram Abiff, progettista e costruttore del Tempio di Re Salomone a Gerusalemme, aveva diviso i suoi operai in tre livelli e assegnato a ciascuno di essi una parola segreta (per farsi identificare nel momento della riscossione della paga). Gli apprendisti erano identificati con la parola "Boaz", gli operai con "Jachin" e i maestri con "Jehovah". Ancora secondo la tradizione massonica, Hiram venne ucciso da tre lavoratori che volevano sapere la parola segreta per passare ad un livello successivo e venir pagati di più. Hiram Abiff non rivelò alcun segreto e venne colpito a morte dai tre. Le sue spoglie furono poi nascoste. In seguito il cadavere di Hiram Abiff venne recuperato da Re Salomone, che assicurò all'uomo un'appropriata e degna sepoltura e fece giustiziare i "tre ruffiani" in accordo con le loro ultime parole.

Primo, Jubela -- "O che la mia gola venga tagliata, la mia lingua strappata, e il mio corpo sepolto nella sabbia grossolana del mare, al limite della bassa marea, dove la marea sale e si ritira due volte in ventiquattro ore, poiché io sonostato complice nella morte di un uomo così buono come il nostro Gran Maestro Hiram Abiff!"

Il secondo, Jubelo - "O che il mio petto venga squarciato a sinistra e le mie interiora ne vengano estratte e gettate sulla mia spalla sinistra, mi portino nella valle di Jehosaphat, e che là diventi preda delle bestie selvatiche e degli avvoltoi dell'aria, poiché io ho cospirato per causare la morte  di un uomo così buono come il nostro Gran Maestro Hiram Abiff!"

Il terzo, Jubelum - "O che il mio corpo venga tagliato in due a metà, e diviso a nord e a sud, le mie budella ridotte in cenere col fuoco al centro, e le ceneri sparse ai quattro venti del cielo, che non possa rimanere traccia o ricordo fra gli uomini, o fra i Massoni, di un  disgraziato vile e spergiuro come me; ah, Jubela e Jubelo, sono stato io quello che l'ha colpito con più forza di voi. Sono stato io a dargli il colpo fatale; sono io che l'ho ucciso per davvero."

Come si può facilmente notare, alcune delle ferite inferte alle vittime da parte di Jack lo Squartatore, ricordano in modo notevole le tre frasi sopra citate.
Tutte le vittime di Jack hanno la gola tagliata come Jubela. Annie Chapman e Catherine Eddowes hanno gli intestini sulla spalla, cosa che ricorda Jubelo. Tutte le vittime hanno subito una mutilazione addominale come Jubelum.

Un'altra serie di indizi può essere trovata sempre nella frase del graffito.
L'appunto fatto sul taccuino dall'agente Long sembra indicare che la frase fosse scritta su 3 righe

"The Juwes are 

the men that will not 

be Blamed for nothing."

La frase quindi risulta strutturata con 3, 5 e 4 parole. La cosa fa ricordare ad un'altro simbolo tipico della massoneria: il triangolo. In particolare fa tornare alla mente il 47° Problema di Euclide anche noto come il Teorema di Pitagora.

In ogni triangolo rettangolo il quadrato costruito sull'ipotenusa è sempre equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui cateti.

Si possono poi notare le lettere J e B in maiuscolo. Le 2 lettere sono presenti sulle 2 colonne del Tempio di Re Salomone e sono presenti anche sulle colonne Jachin e Boaz in un Tempio massonico. Inoltre la frase così strutturata potrebbe far riferimento anche ai tre gradini presenti in un Tempio massonico ed ai tre Gradi d'iniziazione.

Nel libro "The Mysteries of Freemasonry" scritto da William Morgan, al quale è stato conferito il Grado dell'Arco Regale nel maggio del 1825, si possono trovare tutti i dettagli delle rievocazioni della costruzione del Tempio di Salomone e l'omicidio del Maestro Hiram Abiff. Nel Grado chiamato "Grado di Maestro Perfetto", che viene conferito solo in una Loggia di Perfezione, la seguente domanda  viene posta al candidato:

Q. "Che cosa si intende con le lettere J.M.B. sulla pietra triangolare? "
A. "Sono le iniziali delle tre parole ebraiche, Joshagn, Mawkoms, Bawheer - che significano "l'eletto dorme al suo posto."

Ora, se si guarda il graffito di Goulston Street, si può vedere che queste tre lettere sono presenti. Questa particolare frase avrebbe solo un significato per un massone di alto grado, come Warren, e potrebbe essere un indizio/firma che gli omicidi sono stati commessi da massoni dell Arco Regale, e gli assassini, in quanto tali, devono essere protetti a tutti i costi.

Per questo motivo Warren ha fatto cancellare il graffito? La paura di un pogrom contro la comunità ebraica è stata la sola preoccupazione?
Solo i Massoni potevano avere questo genere d'informazioni o seguire certi "rituali"?

Non lo sappiamo. Possiamo solo fare delle supposizioni.

Possiamo però ricordare che lo stesso William Morgan, è probabilmente stato ucciso da massoni dopo aver pubblicato il libro Illustrations of Masonry.

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2 Responses so far.

  1. Anonimo says:

    Complicato e assai affascinante.
    Più che altro sono davvero sconcertanti i forti richiami delle parole dei tre con le ferite inferte alle vittime.
    Specialmente le interiora sulla spalla sinistra.
    Può davvero essere solo un caso?

  2. Qualcuno diceva "Il caso non esiste"
    DI sicuro è interessante notare le similitudini.

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