Non è la prima volta che parlo del poeta Francis Thompson su questo blog. Ho avuto occasione di intervistare l'autore qualche anno fa (2015) ed in questi giorni di leggere il suo ultimo lavoro.
Richard Andrew Patterson, insegnante di lingua e letteratura inglese, è convinto che il poeta Francis Thompson sia l'assassino noto come Jack lo Squartatore e che le prove contro il poeta siano più forti di quelle presentate contro qualsiasi altro sospettato precedente.
Attraverso le circa 400 pagine di Jack the Ripper: The Works of Francis Thompson scopriamo e ripercorriamo la vita del poeta.
Nel 1885 Francis Thompson fallisce gli esami di medicina per la terza volta e, dopo una accesa discussione con il padre - per il furto di oppio e forse per i piani del padre di avere una seconda moglie, Anne Richardson - la notte del 8 Novembre Francis si dirige a Londra.
Tra il 1885 e il 1888 il giovane poeta trascorre la maggior parte del suo tempo come vagabondo senza fissa dimora nella zona dei Docklands a sud di Whitechapel.
Infine nel 1888 arrivarono i coniugi Meynell ( Wilfred e Alice) e le prime pubblicazioni sulla rivista Merry England.
Nello stesso periodo un'altro individuo ottenne una certa notorietà in tutta Londra e l'Impero. Una figura che, con lo pseudonimo di Jack lo Squartatore, uccise è mutilò 5 prostitute per poi scomparire senza lasciare traccia. Non venne mai catturato o identificato ed ancora oggi rimane uno dei misteri insoluti nella storia della criminologia britannica e mondiale.
Nel 1888 Thompson era un ex-seminarista e ex-studente di medicina con un bisturi da dissezione sempre con se, una storia di malattia mentale e guai con la polizia. Un poeta dedito all'uso del laudano, appena abbandonato da una prostituta - con cui aveva una relazione - e aveva espresso il desiderio di sventrare delle donne in opere precedenti all'Autunno del Terrore.
A due passi dal rifugio per senzatetto di Providence Row1, in cui il poeta pare abbia abitato, venne brutalmente assassinata una donna come parte dell'ondata di omicidi di prostitute che un medico legale (Thomas Bond) imputò a qualcuno con una notevole abilità e conoscenza anatomica.
Richard A. Patterson espone in questo libro, scaturito da 20 anni di ricerche, più di una ragione convincente per indicare il poeta Francis Thompson come sospettato primario per gli omicidi di Whitechapel per mano di Jack lo Squartatore.
Patterson illumina i vicoli nebbiosi e squallidi della Londra vittoriana con una luce al neon, portando in evidenza tutte quelle strane "coincidenze" che accomunano Thompson e il Ripper. Lo fa ricostruendo la vita del poeta attraverso tutta la documentazione possibile, analizzando le sue opere e i carteggi privati con i suoi editori. Non lascia nulla di intentato. Segue la pista religiosa e quella medica. Cerca di rintracciare ogni singolo spostamento. Mette a confronto giornali e testimonianze del caso con la descrizione del sospettato. Ciò che se ne ricava è un'ombra nitida di quello che può essere accaduto in quelle 10 settimane del 1888 e di come e perchè tutto si sia interrotto così misteriosamente. Una storia di Poesia e Follia.
Francis Thompson è Jack lo Squartatore? Questo lo lascio decidere a voi. Di certo ha più cose in comune con il serial killer che il Principe Albert Victor Christian Edward Duca di Clarence e Avondale.
La lettura di Jack the Ripper: The Works of Francis Thompson è quindi un passo obbligato per i ripperologi e gli appassionati di true crime di tutto il mondo.
1 - Rifugio notturno per senzatetto e vagabondi a Spitalfields, nel cuore del territorio di caccia del Ripper. Teoricamente, la notte in cui Mary Kelly venne assassinata (8 novembre 1888), Thompson poteva essere in grado di osservare dall'edificio in cui dormiva, il passaggio che conduceva alla stanza numero 13 della Kelly.
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