Sicuramente parlerò ancora di Thompson in futuro poichè il lavoro di ricerca di Richard è veramente interessante ed ha spunti di riflessione non convenzionali.
Vi auguro pertanto una buona lettura e lascio la parola a Richard.
Sono molto felice di essere stato invitato da Alessandro per dare il mio parere su Francis Thompson per il suo blog Redjack. Jack lo Squartatore è un fenomeno internazionale e che è di interesse per gli australiani, dove vivo, per gli italiani, per gli inglese e altre nazioni.
Robert Browning |
"Caro Dr Meynell - non so davvero come scusarmi con voi, o spiegare a me stesso, come ci sia stato tanto ritardo nel fare ciò che d'impulso avrei fatto subito, appena lette le carte interessantissime scritte riguardo a Mr Thompson e così cortesemente da voi portate alla mia attenzione. Sia i Versi che la Prosa sono davvero notevoli - anche senza i dettagli relativi all'autore, per i quali sono in debito con la vostra generosità ... Vi prego di presentare i miei rispetti alla Signora Meynell per il suo ricordo di me che sto, come lei desidera, approfittando della quiete e della bellezza di questo luogo - dal quale tuttavia dovrò partire presto alla volta di Venezia, lungo il tragitto per tornare a casa."
Browning muore a Venezia due mesi più tardi. Francis Thompson in seguito scrisse sull'aiuto di Browning:
"Browning si chinò e raccolse un'anima intatta che giaceva in una pozza di lacrime in cui arruginiva...Come se qualcuno agitando uno straccio rancido in un vicolo di Londra avesse incrociato lo sguardo di un cobra che scintillava sotto alle lampade a gas."
Ezra Pound |
La breve storia di omicidi di Francis Thompson, che era fluente in italiano, è stato ambientata in Italia. Questa storia riguarda un poeta che accoltella a morte una donna, in un patto con il diavolo. E' mia convinzione che Francis Thompson fosse Jack lo Squartatore e che questa storia fosse il suo modo di confessare gli omicidi. Qui riporto la sezione di questa "storia" che è stata intitolata, "The End Crowning Work":
"Se la confessione davvero porta alla pace, io che sono privo di ogni altra confessione, posso ancora trovare sollievo nel confessare a queste pagine. Con la piaga della memoria inesorabile, aprirò le mie cicatrici. Coi tagli dell'analisi spietata, farò un'autopsia per esaminare il mio crimine. [scrisse come l'aveva uccisa] In quel momento, con una voce mortale l'ora-complice diede il suo sinistro comando. Giuro che non menai il primo colpo. Una violenza mi prese la mano e spinse giù il pugnale. Intanto lei piangeva; e io, frenetico, temendo la scoperta, temendo soprattutto il suo risveglio,- io colpii ancora e ancora... Conosco voi e me stesso. Ho ciò che ho. Lavoro per il presente. Ora, sollievo innominabile! Il vendicativo segugio del mio peccato ha infine deviato dalla pista; ho avuto un anno di tregua,'.. Quale crimine si può seppellire con tanta astuzia, che non si dibatterà nella tomba, e smuoverà la terra livellata che lo ricopre... Io non mi pento, è cosa da deboli incoerenti..."
Richard A. Patterson |
Apprezzo l'opportunità di aggiungere un pò di più su Thompson al bel blog di Alessandro ed alla sintesi, molto ben presentata, che ha dato del mio sospetto. I suoi lettori sono i benvenuti ad unirsi al mio gruppo Facebook per il mio libro, "Francis Thompson & the Ripper Paradox" e, naturalmente, a leggere il mio libro.
Grazie
Richard A. Patterson
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