Non passa molto tempo prima che arrivino segnalazioni di ulteriori ritrovamenti di resti umani.

Giovedì pomeriggio 6 giugno 1889, Joseph Davis, un giardiniere a Battersea Park, è al lavoro nei pressi di alcuni arbusti quando nota un pacco sul terreno in un settore che è chiuso al pubblico. Il fagotto si trova in un boschetto situato a circa 200 metri dalla riva del Tamigi ed è un posto non frequentato di solito dal pubblico o dal personale impiegato presso il parco. Avvicinandosi Davis percepisce un odore sgradevole che emana dall'oggetto e dopo averlo aperto e scoperto della carne umana, chiama la polizia.

L'agente Walter Augier (ID 502 V) accorre, ed invia il pacco alla stazione di polizia di Battersea utilizzando un cestino da giardino.

Il Dr. Kempster, il cui ambulatorio si trova a pochi metri dalla stazione di polizia, viene allertato per il ritrovamento da parte dei Sergenti Viney e Briggs. Viney è il responsabile delle indagini  locali inerenti al caso.

Telegrammi vengono inviati al quartier generale della polizia e descrivono i resti rinvenuti: la parte superiore del tronco di una donna, probabilmente un'altra parte dei resti umani trovati nel Tamigi.

La cavità toracica è vuota ma tra i resti ci sono la milza, entrambi i reni, una parte dell'intestino ed una parte dello stomaco. C'è  anche una porzione del diaframma e sono presenti entrambi i seni. Il petto è stato tagliato dal centro, si pensa tramite una sega.

Grazie allo stato di di decomposizione del corpo, Kempster è del parere che sta osservando un'altra parte degli stessi resti precedentemente trovati nel Tamigi.

Quello stesso Giovedì pomeriggio, intorno alle 16:00, Charles Marlow, un uomo che lavora su una chiatta al molo di Covington, adiacente alla stazione di London, Brighton and South Coast a Battersea, e per coincidenza, quasi immediatamente di fronte al punto in cui un braccio appartenente al "tronco di Whitehall" è stato trovato l'anno precedente, nota un pacco galleggiante sul fiume. Marlow,  con una scopa, pesca il fagotto avvolto in brandelli di gonna di colore scuro e legato con spago ordinario.

Ancora una volta viene segnalato ad una barca della polizia del Tamigi  e il ritrovamento viene trasportato alla stazione di polizia di Battersea ad attendere l'esame del dottor Kempster.

Il fagotto contiene la parte superiore del tronco di una donna. Le braccia sono state tagliate alle articolazioni della spalla e la testa è stata separata dal corpo all'altezza delle spalle. Il petto è stato tagliato dal centro in modo simile all'altra parte del tronco. Parte della trachea è rimasta all'interno del tronco ma i polmoni sono mancanti. Grazie a questa porzione del corpo, si suppone che la vittima abbia capelli rossi o ramati.

I medici e la polizia ricostruiscono una descrizione fisica della donna, sulla base delle misurazioni delle varie parti del corpo già ritrovate, e questa viene ampiamente diffusa.

La polizia considera il nome L.E. Fisher, stampato sulla biancheria intima trovata ad avvolgere parti dei resti, come un indizio importante che potrebbe portare all'identificazione della vittima.

Diverse persone denunciano parenti di sesso femminile dispersi  che corrispondono alla descrizione, uno di questi è una ragazza dai capelli rossi proveniente dall'Oxfordshire e diretta in città per assumere una posizione in una rispettabile famiglia di Londra. Un altro caso è quello di Laura Fisher, cameriera al Old Cock Tavern ad Highbury. Entrambe le donne non hanno contatti con amici e parenti da tempo. Entrambe le ragazze successivamente comunque vengono trovate sane e salve.

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