William Henry Bury viene giustiziato il 24 aprile 1889 alle 08:00 ed è stato l'ultimo uomo ad essere impiccato per omicidio nella città di Dundee, Scozia.

La mattina della sua esecuzione, Bury fa una colazione a base di pane e burro, uova in camicia e tè, e si gode una fumata. I magistrati poi entrano nella sua cella, identificano il detenuto che ringrazia tutti i presenti per la loro gentilezza. Dice al guardiano:

"Questa è la mia ultima mattina sulla terra, liberamente perdono tutti quelli che hanno dato prove false contro di me al mio processo, come spero che Dio mi perdoni" 

Nel suo cammino al patibolo è descritto come calmo e raccolto, è vestito in un paio di pantaloni scuri con un gilet ed elegante cappotto, un colletto di lino bianco e una cravatta blu, e sembra che si stia dirigendo ad un matrimonio.

5.000 persone aspettano fuori per il sollevamento della bandiera nera, il corpo viene poi sepolto entro il perimetro della prigione. Appena prima della sua esecuzione, quando il boia, James Berry, ha cercato di ottenere una confessione per gli omicidi di Whitechapel, Bury gli dice:

"Suppongo pensiate di essere molto in gamba ad impiccare me"

enfatizzando con fermezza quella parola, 'Me', prima di continuare,

"suppongo che crediate di essere molto in gamba ad impiccare me, ma da me non saprete nulla" 

Anche se Bury non confessò mai i delitti del Ripper, il boia, James Berry, fu sempre convinto che lui fosse Jack lo Squartatore. Secondo Berry i detective mandati da Londra ad investigare i movimenti di Bury chiesero a Berry la sua opinione, e lui rispose, "Penso sia proprio lui", "E noi concordiamo con te", rispose uno dei detective, "Sappiamo tutto dei suoi movimenti in passato, e siamo completamente convinti che tu abbia impiccato Jack lo Squartatore, e non ci saranno più crimini di Whitechapel".

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