Nel marzo 1889, la polizia riferisce a Albert Bachert che lo Squartatore si è suicidato annegando nel Tamigi alla fine del 1888, cosa che anticipa di qualche anno ed in qualche modo i sospetti di Melville Macnaghten su Montague John Druitt.

Armato di un complesso d'autorità ed un'inclinazione per l'auto-promozione attraverso l'isteria derivata dagli omicidi del Ripper, Bachert compare in almeno tredici articoli di giornale tra il 1887 e il 1893 (la maggior parte nel 1888-9). Mentre è ovvio che Bachert avesse un'ossessione per Jack lo Squartatore, sembra anche evidente che il suo vero modello fosse George Lusk, una figura di autorità, ma non ancora autoritaria, l'oggetto dell'attenzione di un killer e quindi del pubblico.

Il coinvolgimento di Albert Bachert nelle indagini sugli omicidi di Whitechapel crea perplessità in molti ricercatori e studenti ripperologi che ritengono che la conversazione con la polizia non sia mai avvenuta. Inoltre, la lettera inviata all'Advertiser, nel settembre 1889, sembra dimostrare la convinzione di Bachert che l'assassino di Whitechapel sia ancora in libertà in quel periodo.

Prossimamente analizzeremo in dettaglio Albert Bachert Montague John Druitt.

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