In Inghilterra e Galles una casa di lavoro o Workhouse, colloquialmente nota anche come Spike1, era un luogo dove, a coloro che non fossero in grado di auto-sostenersi economicamente, venivano offerti alloggio e occupazione.

Le origini di questo tipo di case possono venir ricondotte alla Poor Law Act del 1388, che tentò di affrontare la carenza di manodopera in seguito alla Morte Nera in Inghilterra, limitando il movimento dei lavoratori, e che, infine, portò lo Stato a diventare responsabile per il sostentamento dei poveri.

Nel 1601 l'Act for the Relief of the Poor decretò che le Parrocchie fossero legalmente responsabili per la cura di coloro che, all'interno dei loro confini, per età o infermità, non fossero in grado di lavorare.

La legge in sostanza classificò i poveri in tre gruppi. Propose che al normodotato venisse offerto un lavoro in una casa di correzione (precursore delle Workhouse), dove il "folle persistente" dovesse essere punito. Propose anche la costruzione di alloggi per i poveri inabili - vecchi e infermi - sebbene la maggior parte dell'assistenza venisse concessa attraverso una forma nota come sollievo esterno - denaro, cibo o altre necessità date a coloro che vivevano nelle proprie case, e finanziato da una tassa locale sulla proprietà dei più ricchi nella parrocchia.

Il sistema delle Workhouse si evolse nel corso del XVII secolo, permettendo alle Parrocchie di ridurre il costo di assistenza ai poveri per i contribuenti. Il numero di workhouse parrocchiali in Inghilterra e nel Galles, in questo periodo, fu superiore a 1800 per una capacità totale di oltre 90.000 posti.

Questa crescita nel numero di case di lavoro venne richiesta dalla Workhouse Test Act del 1723; obbligando tutti coloro che cercavano assistenza di entrare in una casa di lavoro e di intraprendere una determinata quantità di lavoro, di solito non pagato (un sistema chiamato sollievo interno).

La crescita del numero di case di lavoro venne sostenuta anche dal Relief of the Poor Act del 1782, proposto da Thomas Gilbert. Questa legge aveva lo scopo di consentire alle Parrocchie di condividere i costi di assistenza ai poveri formando sindacati - noti come Gilbert Unions - per costruire e mantenere case di lavoro ancora più grandi che potessero ospitare gli anziani e gli infermi  Ai poveri normodotati veniva invece dato sollievo esterno o veniva trovato un impiego a livello locale.

Relativamente poche Gilbert Unions vennero istituite, ma integrando i salari inadeguati sotto il sistema Speenhamland iniziarono ad affermarsi verso la fine del XVIII secolo.

Alcune autorità furono così abili a tagliare i costi  per l'assistenza ai poveri - ovunque fosse possibile - che vennero segnalati casi in cui i mariti furono costretti a vendere le proprie mogli e/o figli, per evitare di diventare un onere finanziario per la Parrocchia.2

Nel 1832 l'importo speso per "aiutare i poveri" a livello nazionale era salito a 7 milioni di sterline l'anno - più di 10 scellini per abitante - dai 2 milioni del 1784.

La disoccupazione di massa dopo la fine delle guerre napoleoniche nel 1815, l'introduzione di nuove tecnologie per sostituire lavoratori agricoli - in particolare - e una serie di cattivi raccolti, tuttavia, fecero sì che nei primi anni 30 del XIX secolo il sistema di assistenza ai poveri si dimostrasse insostenibile. Nel 1830 la maggior parte delle Parrocchie aveva almeno una workhouse,  ma molte erano mal gestite. Una nuova riforma era inevitabile.

Molti sospettavano che il sistema di assistenza ai poveri fosse stato ampiamente abusato, e nel 1832 il governo istituì una Commissione Reale per studiare e consigliare una soluzione.

Il risultato fu la creazione di una Commissione centralizzata sotto la Poor Law Amendment Act del 1834, nota anche come New Poor Law, che scoraggiò la concessione di sollievo esterno ai normodotati e.tentando di invertire il trend economico scoraggiando la fornitura di "aiuti" a tutti coloro che si rifiutassero di entrare in una Workhouse.

Nonostante le intenzioni dietro la legge del 1834, l'assistenza ai poveri rimase responsabilità dei contribuenti locali, e ci fu pertanto un forte incentivo economico ad utilizzare scappatoie come la malattia in famiglia per continuare con il sollievo esterno - il costo settimanale a persona era circa la metà rispetto a quello di un detenuto di una casa di lavoro.

I commissari della New Poor Law furono molto critici sulle case di lavoro esistenti, e insistettero che venissero sostituite. Si lamentarono in particolare che nella maggior parte dei casi, si trattassero di grandi ospizi in cui i giovani venissero "addestrati" all'ozio, l'ignoranza, e al vizio, i normodotati venissero mantenuti in indolenza, gli anziani e i più rispettabili venissero esposti a tutta la miseria della società.

Dopo il 1835 molte workhouse furono costruite con edifici centrali circondati da aree di lavoro e di esercizio fisico racchiusi dietro a muri di mattoni, le cosiddette "Bastiglie dei Poveri".

La Commissione propose che tutte le nuove case di lavoro dovessero consentire la segregazione dei poveri in almeno quattro gruppi distinti -  anziani e inabili, bambini, maschi abili, donne abili - e alloggiati separatamente:.

Pianta a croce di Sampson Kempthorne

Pianta a Y di Sampson Kempthorne

Il tipico layout assomigliava al carcere panottico di Jeremy Bentham, e basandosi su questo, l'architetto Sampson Kempthorne - che sarebbe poi diventato uno dei più famosi designer di workhouse - permise la realizzazione di quattro areee separate di lavoro ed esercizio fisico, una per ciascuna classe di detenuti.

Separare i detenuti servì a realizzare tre scopi: trattare direttamente chi più ne avesse bisogno; scoraggiare gli altri dal pauperismo; e come barriera fisica contro le malattie, fisiche e mentali.

I commissari sostennero che gli edifici basati sui piani di Kempthorne avrebbero simboleggiato le recenti modifiche alla fornitura di assistenza ai poveri. Un sistema che era impossibile combattere. Un sistema che dava fiducia ai Poor Law Guardians. Un sistema che doveva terrorizzare la popolazione di normodotati.

Con il 1840 l'entusiasmo per i disegni di Kempthorne scemò leggermente. Con limitato spazio nelle zone edificate, e la preoccupazione per la ventilazione degli edifici, alcune Union si allontanarono dai disegni panottici.

Il sollievo esterno venne ulteriormente limitato dal Outdoor Relief Prohibitory Order del 1844, che pose fine del tutto a questo tipo di aiuto per i poveri normodotati.

Tra il 1840 e il 1870 furono costruite circa 150 workhouse progettate per funzioni specifiche.

Tipicamente l'entrata dell'edificio conteneva uffici, mentre l'edificio principale ospitava i vari reparti e laboratori, tutti collegati da lunghi corridoi progettati per migliorare la ventilazione e l'illuminazione. Dove possibile, ogni edificio venne separato da un cortile ad uso di una specifica categoria di povero.

Alcune autorità sperarono di gestire le case di lavoro ottenendo un enorme profitto grazie all'utilizzo del lavoro gratuito dei loro detenuti, impiegati in compiti come ad esempio la rottura di pietre, la frantumazione delle ossa per la produzione di fertilizzanti, o raccogliendo stoppa con un grosso chiodo metallico.

La vita in una casa di lavoro doveva essere dura, per scoraggiare i poveri normodotati e per garantire che solo i veri bisognosi ne usufruissero.

Ma prima di tutto si doveva dimostrare di essere un povero bisognoso.

Nel prossimo articolo vedremo in cosa consisteva l'ammissione ad una Workhouse.



1 - L'origine del soprannome Spike per le workhouse forse deriva dal grosso chiodo di metallo utilizzato per  raccogliere la stoppa.

2 - In uno di questi casi nel 1814 la moglie e il figlio di Henry Cook, che vivevano nella workhouse di Effingham, vennero venduti al mercato di Croydon per uno scellino; la Parrocchia pagò  il costo del viaggio e un "pranzo di nozze".

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