Il Grande Incendio del 1666 devastò Londra, distruggendo oltre 13.000 edifici. Ciò che è meno noto, tuttavia, è che le credenze occulte hanno impedito al focolaio, altrimenti gestibile, di venir spento. Ciò è confermato da resoconti di prima mano di londinesi la cui fede nelle profezie di Mother Shipton e Nostradamus, ognuno dei quali sembra abbia previsto il catastrofico incendio, li ha portati a sentirsi impotenti e indegni di spegnere il fuoco e così salvare la città dal suo destino.

Ci sono state molte profezie di un disastro che avrebbe colpito Londra nel 1666, poiché l'anno in numeri arabi comprendeva il Numero della Bestia e in numeri romani era una lista in ordine decrescente (MDCLXVI). A parte della popolazione, che usciva da una guerra civile e dalla peste, sembrò evidente l'arrivo del terzo cavaliere dell'apocalisse.

Walter Gostelo scrisse nel 1658:

"Se il fuoco non fa ceneri della città, e delle tue ossa anche, ritienimi un bugiardo per sempre! ... il decreto è emesso, pentiti, o brucia, come Sodoma e Gomorra!" 

Sir Christopher Wren in Godfrey Kneller's 1711...
Sir Christopher Wren
(Photo credit: Wikipedia)
Dalle ceneri arriva la visione di una Nuova Gerusalemme, ideata dal massone e architetto Christopher Wren, progettata sulle tradizioni occulte della Cabala, e l'albero della vita, in particolare, oltre alla geometria sacra del Vecchio Testamento. Wren ha reintrodotto il numero sacro di 2.000 cubiti, o circa 2/3 di miglio, che rappresenta la distanza dal Monte degli Ulivi a Gerusalemme (distanza massima che gli Ebrei possono percorrere il sabato), e ha proposto che molti dei nuovi edifici costruiti a Londra fossero impostati sui 2.000 cubiti.

Primo fra gli imponenti progetti d'ispirazione occulta di Wren c'è la Cattedrale di Saint Paul, che non a caso è allineata 2.000 cubiti da Temple Bar a ovest e 2.000 cubiti da St Dunstan's in the East. Miracolosamente, lo splendido edificio è sopravvissuto ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, e non c'è da meravigliarsi che il Primo Ministro Winston Churchill rivolgesse al suo staff ogni mattina la domanda: "Saint Paul è ancora in piedi?". Saint Paul è il luogo in cui è sepolto Wren. Fortunatamente per tutti, il favoloso monumento si erge ancora come il faro esoterico che è sempre stato destinato ad essere.

Altri edifici costruiti dopo l'incendio, come Il Monumento e la Colonna di Nelson, furono o progettati con dimensioni di ispirazione occulta o allineati ai solstizi. Inoltre, Nicholas Hawksmoor, lo studente di Wren, continuò la tradizione occulta mettendo obelischi egiziani sulla cima di chiese, formando, secondo le valutazioni di alcuni, un pentagramma su Londra. La tradizione di creare edifici con dimensioni di ispirazione occulta continua anche in periodi di sviluppo successivi, come la statua di Anteros, il vendicatore dio greco dell'amore corrisposto, eretta in Piccadilly Circus nel 1892, e che originariamente era orientata in direzione del Parlamento, presumibilmente per inviare "amore" e produrre maggiori sinergie all'interno del governo.

Re Giorgio III (1738-1820) era un uomo straordinario e uno dei tanti re d'Inghilterra con una mentalità portata per l'occultismo. Nel 1769 Giorgio III attese con ansia il completamento di un osservatorio alchemico nel quartiere londinese di Richmond upon Thames. Nella messa in opera, Giorgio III stava creando il suo osservatorio e meridiano personale, nonostante che l'Osservatorio ufficiale e reale - e meridiano  - fosse stato stabilito a Greenwich cento anni prima. Il re era appassionato di astronomia e ha incaricato il suo architetto, il famoso occultista Sir William Chambers, di completare il lavoro in tempo per vedere il transito di Venere, che sarebbe avvenuto il 3 giugno di quell'anno.

I meridiani sono esistiti fin dai tempi antichi. Mentre il posizionamento di un meridiano è arbitrario, la sua funzione è molto specifica: proiettare una linea immaginaria sulla superficie della terra, che si estende dal Polo Nord al Polo Sud, che collega esotericamente tutte le località all'interno di una determinata longitudine. Nel caso di Giorgio III, ha proiettato il suo meridiano verso il tortuoso Tamigi, uno splendido paesaggio fluviale, ricco di storia e rinomata per i suoi abitanti visionari, innovatori come J. M. W. Turner, Alexander Pope, James Thompson, Horace Walpole, David Garrick e William Hogarth, per citarne alcuni. Il Meridiano era speciale, perché intersecava luoghi sacri lungo la strada, che facevano parte di quello che Giorgio considerava come un diamante grezzo, un paradiso in mezzo al caos urbano di Londra. Una nuova Arcadia, un possedimento di Pan, la deserta e vergine casa del dio della foresta e la sua corte di driadi, ninfe e spiriti della natura.

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