Gli agenti, che stanno analizzando la scena del crimine al 113 di Prince's Street, convocano i medici Templeman e Stalker.
Questi procedono ad esaminare la cassa che contiene il corpo nudo e mutilato di Ellen Bury.
La donna è stata strangolata e l'addome presenta una ferita che inizia da 4 cm. circa dal pube e si estende verso l'alto per 12 cm.. La ferita è così grave che 12 centimetri di intestino sporgono dalla pancia. Oltre a questa ferita,il corpo presenta un totale di nove altre coltellate.
La scatola (100x70x60 cm. circa) è chiaramente troppo piccola per contenere il corpo.
Per questo motivo la testa della donna è stata forzata a lato della spalla. La gamba sinistra è stata spezzata e contorta a tal punto che il piede appoggia sulla spalla sinistra. La gamba destra è stata fracassata in modo da inserirla nella scatola. Il corpo è sdraiato sulla schiena sopra una sottoveste ed un pezzo di stoffa.
L'arma del delitto secondaria, un coltello a lama lunga, si trova, ancora sporco, nelle vicinanze della cassa. L'arma primaria, la corda con la quale la donna è stata strangolata, è vicino al coltello e presenta ciocche di capelli ancora attaccate.
La cassa è poi stata riempita con libri e vestiti.
L'esame post mortem rivela che Ellen Bury è morta da diversi giorni, e che non si è strangolata da sè come afferma il marito che ora si dichiara innocente, nonostante la sua prima confessione.
Il corpo è stato formalmente identificato dalla sorella, Margaret Coney, che è sopraggiunta da Londra. La donna è poi stata portata al carcere di Dundee per identificare Bury.
Questo è solo il primo degli esami post-mortem che verranno eseguiti sulla vittima. Un secondo esame infatti verrà chiesto dall'avvocato difensore di Bury.
Il dottor David Lennox, un esperto chirurgo di Dundee, effettua il secondo post mortem, assistito dal dottor William Kinnear, e presenta una relazione completa di 14 pagine. La sua conclusione è che Ellen Bury si è suicidata.
Questo è un durissimo colpo per la polizia, che chiede al dottor Henry Littlejohn di effettuare un terzo esame. Le sue conclusioni sono che Ellen è stata assassinata, anche se il medico non è in grado di stabilire se le mutilazioni siano avvenute dopo la morte.
Il 28 marzo 1889 ha luogo il processo a Bury.
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