Doveva essere la prova scientifica definitiva che finalmente avrebbe rivelato la vera identità di Jack lo Squartatore che, 126 anni fa, ha brutalmente ucciso almeno cinque donne per le strade di Whitechapel nell'East End di Londra.
Tuttavia, lo scienziato che ha effettuato l'analisi del DNA ha apparentemente commesso un errore fondamentale che mina fatalmente le sue accuse contro Kosminski - e ancora una volta spalanca il dibattito sull'identità del Squartatore.
Si dice che, lo scienziato Jari Louhelainen, abbia commesso un "errore di nomenclatura" quando si utilizza un database del DNA per calcolare le probabilità di una corrispondenza genetica. Se fosse vero, vorrebbe dire che i suoi calcoli erano sbagliati e che chiunque avrebbe potuto lasciare il DNA che lui insiste nel dire proveniente dalla vittima dello Squartatore.
L'errore apparente, per la prima volta notato da un appassionato del crimine in Australia bloggando sul sito casebook.org, è stato evidenziato da quattro esperti con una profonda conoscenza di analisi del DNA - tra cui il professor Sir Alec Jeffreys, l'inventore del fingerprinting genetico - che hanno rilevato che il dott Louhelainen ha commesso un errore di base nell'analisi del DNA estratto dallo scialle presumibilmente appartenuto a Catherine Eddowes, una delle vittime dello Squartatore.
I quattro esperti affermano che l'errore significhi che nessuna connessione di DNA può essere fatta tra Kosminski e la Eddowes. Qualsiasi suggerimento quindi che lo Squartatore e Kosminski siano la stessa persona sembra basarsi su congetture e supposizioni - come è stato fatto anche dalla polizia più di un secolo fa.
Il recente interesse su Kosminski, che morì in un manicomio a 53 anni, nasce dal libro Naming Jack the Ripper, pubblicato all'inizio di quest'anno da Russell Edwards, un uomo d'affari, che ha acquistato lo scialle nel 2007 con la convinzione che fosse lo stesso pezzo di stoffa presumibilmente trovato accanto alla Eddowes.
"Ho l'unico pezzo di prova forense in tutta la storia del caso. Ho trascorso 14 anni di lavoro, e abbiamo finalmente risolto il mistero di chi fosse Jack lo Squartatore. Solo i non credenti che vogliono perpetuare la mito dubiteranno. Questo è adesso - l'abbiamo smascherato "
Russell Edwards sul The Mail.
Edwards ha commissionato al dottor Louhelainen, un biologo molecolare della Liverpool John Moores University, di effettuare un'analisi forense dello scialle, compresa l'estrazione di tutti i campioni di DNA che potevano essere presenti all'interno della stoffa, che era stata presumibilmente conservata e non lavata per tutto questo tempo dalla famiglia del poliziotto di Londra che aveva acquisito il manufatto.
Dr. Louhelainen |
Il lavoro non è stato pubblicato su una rivista scientifica, e l'unica descrizione dettagliata daparte del dottor Louhelainen proviene dal libro di Edwards. "Uno di questi segmenti di mtDNA amplificati aveva una variazione di sequenza che ha dato una corrispondenza tra uno dei campioni dello scialle ed il DNA di Karen Miller solamente; cioè la sequenza di DNA recuperato dallo scialle non corrisponde con le sequenze di controllo di riferimento", scrive il dottor Louhelainen.
"Questa alterazione del DNA è conosciuta come global private mutation (314.1C) e non è molto comune nella popolazione di tutto il mondo, in quanto ha una frequenza stimata di 0,000003506, vale a dire di circa 1/290.000 abitanti. Questa cifra è stata calcolata utilizzando la banca dati presso l'Institute of Legal Medicine, GMI, sulla base delle ultime informazioni disponibili. Così, questo risultato indica che lo scialle contiene DNA umano identico a quello di Karen Miller per questo segmento di DNA mitocondriale" dice sempre il dottor Louhelainen.
Ma gli esperti con una conoscenza dettagliata della banca dati del DNA mitocondriale del GMI hanno affermato che il dottor Louhelainen ha commesso un "errore di nomenclatura", perché la mutazione in questione dovrebbe essere scritta come "315.1C" e non "314.1C". Facendo questo, e seguendo la pratica forense normale, il Dr Louhelainen avrebbe scoperto che la mutazione non era affatto rara, ma condivisa da più del 90% delle persone di discendenza europea.
Sir Alec Jeffreys |
Il Dr Louhelainen sembra aver commesso un errore di base nel calcolo della stima della frequenza. Ci sono attualmente circa 34.617 voci nel database GMI, e la cifra sarebbe stata più vicina a 29.000 quando il dottor Louhelainen svolse la sua ricerca qualche tempo fa. Quindi, non riuscendo a trovare una corrispondenza per una mutazione inesistente avrebbe dovuto dare una frequenza di circa 1 / 29000 - un errore che suggerisce che egli abbia messo un punto decimale nel posto sbagliato.
"La probabilità di riscontro casuale di una sequenza vista solo una volta [come dichiarato per lo scialle] è quindi di circa 1/34617. Con un database di queste dimensioni, è impossibile giungere ad una stima a partire da 1 / 290.000," dice il professor Jeffreys.
Altri scienziati hanno espresso gli stessi timori del professor Jeffreys, tra cui Mannis van Oven, professore di biologia molecolare forense presso l'Erasmus University di Rotterdam, il professor Walther Parson dell'Institute of Legal Medicine di Innsbruck, e Hansi Weissensteiner, anch'esso ad Innsbruck ed uno degli scienziati dietro all'algoritmo informatico utilizzato dal dottor Louhelainen per le ricerche nel database mitocondriale.
Un portavoce degli editori Sidgwick & Jackson ha detto:
"L'autore sostiene le sue conclusioni. Stiamo valutando l'errore riportato nella nomenclatura scientifica Tuttavia, questo non cambia la corrispondenza del profilo del DNA e la probabilità della corrispondenza calcolata in base al resto dei dati sugli aplotipi. La conclusione raggiunta nel libro, che Aaron Kosminski era Jack lo Squartatore, si basa su molto più di questo dato numerico. "
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Per deformazione professionale probabilmente (sono una ricercatrice nell'ambito della chimica) sono portata a dubitare da chi espone i risultati delle sue ricerche su un libro prima che su una rivista scientifica di settore dove viene sottoposto a review da esperti sullo stesso campo prima di poter essere approvato e pubblicato... inoltre faccio notare come su uno scialle tenuto in giro per 120 anni per quanto ben conservato ci possano essere finiti sopra campioni di DNA di chiunque, che sono difficili da distinguere l'uno dall'altro, soprattutto se uno è più recente (poichè si troverà in quantità maggiore). Anche solo banalmente il caldo o la luce (e il tempo!) possono degradare il DNA... poi penso che già in origine sullo scialle di una prostituta del 1800 forse ci sia stato di base il DNA di più di una persona... sottolineo però che non ho letto il libro quindi non so se ci siano altre prove portate a sostegno di questa ipotesi, resto comunque dell’idea che difficilmente l’analisi del DNA risolverà il caso… (felice di venire smentita)
Ciao Claudia. Colgo l'occasione per dire che i tuoi commenti sono molto graditi. Mi piace avere un punto di vista scientifico sulle indagini e sul caso Ripper. Se dovessi commettere errori o imprecisioni ti prego di farmele notare ;)
Sì il fatto che la notizia sia apparsa prima sul libro che non su una rivista scientifica ha generato molta perplessità e disappunto. Penso anch'io che il test del DNA sullo scialle sia quantomeno dubbio. Poi penso che se la Eddowes avesse avuto uno scialle in seta, l'avrebbe venduto molto volentieri. La questione tempo e conservazione comunque sono importanti ed in questo caso l'unica cosa certa è che son passati 126 anni dall'omicidio.
Eccomi a commentare con enorme ritardo il tuo post (e tutto il tuo blog) ma volevo del tempo per leggere con calma tutte le cose cche hai postato ultimamente e questo tempo è arrivato solo ora.
La mia perplessità riguardo a tutta questa faccenda è questa.
Leggendo il tuo post sembra quasi che l'errore commesso sia piuttosto grave e grossolano e allora mi viene da chiedermi se non ci sia della malafede sotto.
Anche perchè uno che dice "La soluzione ce l'ho io e solo i non credenti dubiteranno" ha un approccio un po' troppo categorico per i miei gusti.
Perciò ti domando : quanto è grossolano l'errore che è stato commesso?
L'errore secondo me c'è sicuramente ma era evitabile oppure stiamo parlando di sottigliezze?
Possiamo parlare di malafede?
Secondo me occorre fare delle distinzioni su due cose: le procedure forensi e le procedure commerciali per vendere il libro citato.
Che ci sia stato un errore di nomenclatura è evidente. Che le fonti delle ricerche siano quantomeno dubbie (vedi la provenienza dello scialle) anche. L'errore era evitabile. Io mi sarei mosso con i piedi di piombo, verificando e riverificando tutto prima di uscirmene con l'affermazione che riporti e con un libro. Ma il libro é sicuramente l'ago della bilancia. L'errore è stato notato solo dopo che il libro è diventato un Best Seller. L'autore ha utilizzato l'effetto CSI per vendere e per avere visibilità . Tutto quello che viene dopo è sempre e cmq pubblicità (lo diceva anche Goebbels).
Più che di malafede si può parlare di operazione commerciale.
Alessandro ma io mi chiedo,ma perchè non provono a confrontare il DNA dello scialle con quello di tumblety? Perchè hanno esaminato il DNA dello scialle con alcuni sospettati escludendo tumblety? Volevo chiederti, tu avendo contatti con i più grandi scrittori e esperti di jack The Ripper ,non potresti dirgli di far analizzare il DNA di tumblety con quello dello scialle , o della lettera from hell , per vedere se coincidono, ti ringrazio