martedì, dicembre 29, 2015

L'omicidio di John Gill - Terza parte


L'omicidio del piccolo John Gill crea scalpore in tutto lo Yorkshire. La notizia inizia a occupare le pagine dei quotidiani locali ed internazionali.

Il pomeriggio di sabato 29 dicembre 1888, il lattaio William Barrett viene condotto davanti ai magistrati del distretto ( Mr. A. Briggs, Mr. Jas. Burnley, e Mr. John Cass)  al municipio di Bradford.

Le prove a carico di Barrett sono puramente circostanziali e lui afferma di essere innocente e di avere la coscienza a posto. Dopo aver ascoltato le dichiarazioni di Mr. Withers, commissario di polizia, e dei due genitori del defunto, la corte accusa il lattaio come sospetto di omicidio volontario e ne richiede l'incarcerazione preventiva.

Le accuse della polizia sono fondate sui seguenti fatti:

  1. il ragazzo non è mai stato visto dopo aver lasciato Barrett, anche se la casa dei Gill era solo ad un minuto di distanza a piedi; 
  2. un coltello da pane, trovato a casa di Barrett in Bateman-street , corrisponde in modo notevole con le ferite trovate sul petto del ragazzo assassinato; 
  3. il pavimento della stalla, in cui Barrett mantiene il suo cavallo, è stato pulito accuratamente con l'acqua; 
  4. tra le 6:30 (ora in cui Barrett ha lasciato casa) e le 7:30 (quando è stato trovato il corpo), l'arrestato avrebbe avuto tutto il tempo per andare nella stalla di Mr Wolfenden, portare il corpo all'ingresso della stalla/rimessa di James Berwick, e iniziare le sue solite mansioni alla solita ora. 

Il coltello da pane ha una lama di 20cm di lunghezza e 4cm in larghezza, con una curvatura particolare verso la punta. Si afferma che i colpi effettuati nelle prossimità del cuore del povero ragazzo defunto siano compatibili con il coltello in questione. Il coltello, che è stato evidentemente utilizzato per altri scopi oltre che tagliare il pane, mostra segni di una recente pulizia, in modo frettolosa e imperfetta, lasciando visibile alcune macchie scure soprattutto verso la punta.

La perquisizione della stalla di Barrett (di proprietà di Mr Wolfenden) suggerisce alla polizia che questo sia il luogo del delitto e della mutilazione. Viene trovato un pezzo di tela da imballaggio con un certo numero di macchie scure, che sembrano essere elementi probatori, ma  gli investigatori non riescono a dimostrare la presenza di sangue. Barrett spiega che le macchie sulla tela da imballaggio sono dovute al fatto che è stata usata come panno per il cavallo e che si è scolorita a causa di una caduta da cavallo.

L'esame della tela con una lente di ingrandimento ha rivelato la presenza di peli fini. Questi sono stati accuratamente raccolti e  presentati all'analista per un esame più accurato al microscopico, per stabilire se siano umani o no. La polizia indica la probabilità che il colpevole sia una persona che conosce bene il quartiere.

Barrett si difende dicendo che non ha nulla a che fare con la morte del ragazzo. L'ultima volta che l'ha visto è stato giovedì 27 dicembre. Sostiene però che il ragazzo se ne sia andato verso le ore 8:30 per andare a fare colazione mentre il lattaio stava ultimando le consegne a Walmer Villas.

La moglie di Barrett lo visita in cella la sera del 29 dicembre 1888. L'uomo è perfettamente fresco durante il colloquio. La donna esprime la sua ferma convinzione che la polizia sarà obbligata a rimettere il marito in libertà quasi subito per mancanza di prove che lo colleghino al delitto.

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