Da quando è stato trovato il corpo del piccolo Johnny, il Dr. Hime di Bradford (l'ufficiale medico) e il Dr. Roberts di Keighley, hanno avuto accesso alla camera mortuaria. Hanno esaminato frequentemente il corpo del povero bambino ed hanno eseguito l'esame post-mortem alla presenza del Dr. Lodge, il medico della polizia.
Il coltello rinvenuto a casa Barrett dalla polizia potrebbe essere compatuibile con le ferite sul petto, ma qualsiasi altra lama della stessa dimensione farebbe lo stesso.
Il ragazzo non è stato ucciso dove sono stati trovati i resti. La morte sarebbe stata istantanea, a causa della recisione dei vasi sanguigni principali del torace.
Le mutilazioni sono state effettuate dopo la morte. Il corpo è esangue; ha l'aspetto di esser stato lavato sia esternamente che internamente, e poi lasciata asciugare o scolare.
Non c'è sangue o tagli sui vestiti del ragazzo, solo il colletto è saturo di sangue. Una particolarità riguardo al colletto è che il sangue sembra essere molto più "umido" rispetto al corpo. Sulla tela del cappello c'è del sangue coagulato.
Il risultato dell'esame post mortem lascia pochi dubbi sul movente del delitto.
Le prove dimostrano che il ragazzo abbia subito un grave spavento prima di essere pugnalato al cuore, e si presume che, sebbene nelle fasi preliminari, la mutilazione sia avvenuta per uno scopo. Le incisioni e ferite dovevano indurre la polizia a identificare l'autore della tragedia con quello degli omicidi di Whitechapel.
Le circostanze del reato precludono, tuttavia sin dal primo momento, l'idea che il criminale possa essere un forestiero e, pertanto, tutte le indagini della polizia si basano su questa ipotesi.
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