Thomas J. Kelly
Come abbiamo visto nell'articolo precedente, nel 1867 i Feniani prepararono una rivolta armata contro il dominio britannico ma, poichè i loro piani furono scoperti dalle autorità,  diversi membri chiave della leadership del movimento furono arrestati e condannati.

Solo due riuscirono ad eludere la polizia: Thomas J. Kelly e Timothy Deasy.

Questi scapparono dall'Irlanda e raggiunsero la Gran Bretagna per riorganizzare e sollevare il morale dei gruppi feniani locali sulla scia della rivolta fallita.

Durante le prime ore del 11 settembre 1867, la polizia arrestò i due a Shudehill, pensando che stessero per rapinare un negozio. Entrambi furono accusati per vagabondaggio e presi in custodia. La polizia di Manchester fu inizialmente all'oscuro delle loro vere identità. Furono i colleghi nella polizia irlandese che permisero la loro vera identificazione.

Il 18 settembre 1867, Kelly e Deasy vennero trasferiti dal tribunale alla prigione di Belle Vue su Hyde Road, Gorton.

Furono ammanettati e rinchiusi in due compartimenti separati all'interno di un furgone della polizia scortato da una squadra di 12 poliziotti a cavallo. Il furgone conteneva sei prigionieri:. Un ragazzo di 12 anni che veniva portato in un riformatorio, tre donne condannato per reati minori, e i due Feniani.

Non appena passarono sotto un arco ferroviario, un uomo si precipitò in mezzo alla strada, pistola alla mano, ed intimò il conducente di fermarsi.

Contemporaneamente, un gruppo di circa 30-40 uomini comparve a lato della strada, circondò il furgone e prese i cavalli abbattendone uno. La polizia così disarmata offrì poca resistenza e presto fuggì.

Sergent Charles Brett
I soccorritori, dopo un tentativo fallito di aprire il furgone con asce, mazze e piedi di porco, chiamarono il Sergente di polizia Charles Brett, che si trovava all'interno del furgone con i prigionieri, per farsi aprire la porta.

Brett ovviamente, da bravo poliziotto, rifiutò. Uno dei soccorritori allora mise la pistola contro la serratura della porta del furgone per far saltare il chiavistello. Ma proprio in quel momento, il Sergente Brett guardò dal buco della serratura per vedere cosa stesse accadendo fuori. Il proiettile gli attraversò l'occhio, spappolandogli il cervello e uccidendolo.

Brett fu il primo ufficiale della polizia di Manchester City ad essere ucciso in servizio, in un incidente che divenne noto come "Oltraggio di Manchester".1

La porta venne aperta quando una delle donne prigioniere prese le chiavi dalla tasca di Brett e, facendole passare attraverso una grata di ventilazione, le consegnò ai Feniani. Questi quindi fecero fuggire Kelly e Deasy.

Qualche mese dopo, un'altro tentativo di liberare dei prigionieri Feniani, accadde a Londra - vedi l'Esplosione di Clerkenwell.
La polizia sospettò che Kelly e Deasy fossero stati condotti dai loro soccorritori a Ancoatsall'epoca considerata una zona Feniana di Manchester - e alcune lettere anonime affermarono che la coppia venisse nascosta in una casa su Every Street, ma i 50 poliziotti armati che fecero irruzione nei locali non trovarono alcun segno dei fuggitivi.

Nonostante una ricompensa di £ 300 (£ 24.000 odierne ) venne offerta dalle autorità, né Kelly nè Deasy furono ripresi. Un articolo pubblicato il 14 Novembre dal quotidiano The Times riferì che i fuggitivi avevano raggiunto Liverpool, da dove si imbarcarono su una nave diretta a New York.

La polizia fece irruzioni nei quartieri irlandesi di Manchester e portò "dozzine di sospetti, scelti quasi a caso", davanti ai magistrati locali. I raid della polizia furono descritti come il "regno del terrore" per gli irlandesi di Manchester. Tra gli arrestati ci fu anche Thomas Maguire, un giovane Royal Marine in congedo, che purtroppo per lui si trovava nei pressi dell'attacco al furgone della polizia ed era irlandese. Lo zelo della polizia fu tale che un uomo con forte accento irlandese si arrese ai magistrati per evitare di essere arrestato più e più volte, ovunque andasse, come Feniano.

Ernest Jones
Il 27 settembre 1867 un procedimento impegnativa venne portato all'attenzione della magistratura per stabilire se vi fosse un fumus boni iuris contro i 28 accusati.

Il team di avvocati di difesa incluse Ernest Jones - leader cartista che trascorse due anni in carcere per discorsi sediziosi - e W. P. Roberts, il cui compenso venne pagato dagli iscritti ad un fondo di difesa per rappresentare nove degli uomini accusati.

Tutti tranne due degli accusati - William Allen e Michael Larkin - sostennero di avere testimoni che avrebbero potuto dimostrare che si trovavano altrove quando il furgone della polizia venne attaccato.




Giudice Mellor
La difesa sostenne inoltre che "il salvataggio non fu illegale poichè i prigionieri [Kelly e Deasy] furono erroneamente imprigionati", e che non vi fu alcuna intenzione di "sacrificare la vita umana", come evidenziato da una sola fatalità nonostante la presenza di così tante pistole e tanti colpi sparati.

Tuttavia, 26 dei prigionieri vennero mandati a giudizio davanti a un giudice e ad una giuria - due furono rilasciati a causa di "identificazioni insoddisfacenti".

Il procedimento iniziato il 28 ottobre del 1867, di fronte il giudice Blackburne e il giudice Mellor. Ventisei imputati apparvero in tribunale il primo giorno di fronte a una giuria, che stabilì la presenza di un caso prima facie contro tutti gli imputati per omicidio, fellonia, e reati minori.

Venne deciso di accusare i cinque "trasgressori principali":

  1. William Allen - un carpentiere di 19 anni
  2. Michael Larkin -  un sarto, l'unico membro sposato del gruppo, con cinque figli
  3. Michael O'Brien -  un commesso di 30 anni, proveniente dalla contea di Cork, che combattè nella Guerra civile americana
  4. Edward O'Meagher Condon - 32 anni, nato a Cork, che combattè nella Guerra civile americana (per l'Unione).
  5. Thomas Maguire - un Royal Marine appena tornato a casa in licenza dopo10 anni di servizio.
Questi furono quindi riportati in aula il giorno seguente, quando iniziò il loro regolare processo, nonostante nessuno di loro sparò il colpo fatale per l'agente Brett.

La giuria si ritirò alle 18:15 il quinto giorno e tornò in aula alle 19:30  per dare il proprio verdetto di colpevolezza per ciascuno dei cinque imputati.

Quando venne chiesto se avessero qualcosa da dire prima che la sentenza venisse approvata, molti degli uomini condannati fecero un discorso di chiusura.

Allen dichiarò la sua innocenza, e si rammaricò della morte del sergente Brett, ma si dichiarò disposto a "morire con orgoglio e trionfalmente in difesa dei principi repubblicani e della libertà di un popolo oppresso e schiavizzato".

Larkin disse di aver ricevuto un processo equo, e che i suoi avvocati aveva fatto tutto ciò che potevano in sua difesa aggiungendo


"Così guardo alla misericordia di Dio. Che Dio perdoni tutti coloro che hanno giurato portando via la mia vita. Come uomo che sta morendo, io li perdono dal profondo del mio cuore. Che Dio li perdoni.".

O'Brien affermò che tutte le prove fornite contro di lui erano false, e che come cittadino americano non avrebbe dovuto essere processato in un tribunale del Regno Unito. Continuò poi a lungo a condannare il governo britannico - gli "imbecilli e tirannici governanti" dell'Irlanda - finchè non venne interrotto dal giudice, che gli disse di smettere per il suo bene.

Edward O'Meagher Condon
O'Meagher Condon,  che eccelleva più di tutti gli altri detenuti di zelo per la causa Feniana, ammise di aver organizzato l'attacco al furgone della polizia come leader della sezione nord-occidentale del movimento, ma sostenne di

"non aver mai gettato una pietra o sparato un colpo di pistola, non essere mai stato sul posto [dove l'attacco ebbe luogo] ... è che tutto era totalmente falso "

Aggiunse poi che

"se avesse commesso qualcosa contro la Corona d'Inghilterra, avrebbe disprezzato se stesso se avesse cercato di negarlo"

Verso la fine del suo discorso gridò: "Dio salvi l'Irlanda!" - il grido venne accettato e ripetuto da tutti gli imputati.

William Allen, Michael Larkin, Michael O'Brien, Thomas Maguire, e Edward O'Meagher Condon, furono condannati a morte per impiccagione - l'unica punizione concessa a quel tempo per un omicidio.
Maguire2 venne successivamente graziato e scarcerato, la condanna di O'Meagher Condon venne commutata alla vigilia della sua esecuzione.

La sera del 22 novembre 1867, una folla stimata in 8.000-10.000 persone si riunì fuori delle mura della prigione di Salford per assistere all'esecuzione pubblica dei tre uomini condannati la mattina seguente.

Una piattaforma venne costruita a circa 9,1 m sopra il livello stradale, per sostenere la forca. Gli spettatori poterono acquistare gin, birra e caffè da diverse bancarelle.

Le autorità presero considerevoli misure per scoraggiare qualsiasi tentativo di salvataggio.

Oltre 2.500 poliziotti regolari e speciali furono dispiegati dentro e intorno alla prigione, incrementata inoltre dalla presenza di un distaccamento del 72° Highlanders e uno squadrone dell' 8° Ussari. Tutto il traffico della città venne fermato.

William Calcraft
Il boia, William Calcraft, era il più famoso del XIX secolo, ma si dice fosse nervoso di giustiziare i Feniani, a causa delle minacce che aveva ricevuto.

Fu "particolarmente incompetente" - cosa che a quanto pare non si debbe solo al suo nervosismo - era infatti "notoriamente non in grado di calcolare la corretta lunghezza della corda necessaria per ogni singolo impiccagione, e doveva spesso correre sotto al patibolo per tirare le gambe della vittima per accelerarne la morte"

La maggior parte dei resoconti affermano che Allen morì quasi istantaneamente per la rottura del collo rotto, ma Larkin e O'Brien non furono così fortunati.

Padre Gadd - uno dei tre sacerdoti cattolici che assistevano i condannati - impedì a Calcraft di spegnere la vita di O'Brien nello stesso modo di Larkin. Così per tre quarti d'ora il buon prete si inginocchiò -  tenendo la mano del moribondo O'Brien - recitando le preghiere per i moribondi finchè l'agonia del condannato non finì.

I corpi dei tre uomini furono sepolti nel cimitero della prigione di New Bailey, Manchester3.,

La maggior parte della stampa britannica aveva chiesto una "punizione rapida e severa", non perché gli uomini fossero irlandesi, ma perché erano Feniani. La domanda pubblica per la pena di morte non era semplicemente l'espressione di un sentimento anti-irlandese, ma piuttosto un prodotto del panico Feniano e di sentimenti popolari di insicurezza e desiderio di ordine.

Il Daily Telegraph, anche se come la maggior parte dei suoi contemporanei descrisse la morte di Brett come "un volgare e vile omicidio", tuttavia sostenne la riforma in Irlanda:

"Possiamo condannare i Feniani con buona coscienza, ma dobbiamo anche porre rimedio a fondo a quei mali causati distintamente dalla politica e ancora sostenuti dal potere inglese."

Molti cortei funebri si svolsero in Irlanda e anche in alcune città britanniche durante le settimane seguenti le esecuzioni, a volte attirando folle di migliaia di persone. Queste manifestazioni di sostegno per i tre Feniani indignarono ulteriormente l'opinione pubblica britannica, e rafforzarono il sentimento prevalente che "la bussola morale irlandese fosse in qualche modo fuori centro".

Le esecuzioni hanno dato luogo a un enorme ondata di sentimenti tra le comunità irlandesi in tutto il mondo.

Nel corso della messe in Irlanda, anche in quelle pubbliche, vennero celebrati e ricordati i tre condannati, anche se il vescovo David Moriarty di Kerry vietò la celebrazione della Messa per loro nella sua diocesi. L' Arcivescovo John MacHale di Tuam, d'altra parte, personalmente partecipò ad una Messa solenne per loro, e il cardinale arcivescovo Paul Cullen di Dublino, seppur opponendosi a celebrazioni pubbliche, istruì i suoi sacerdoti di pregare per i Fenians morti e dire messa privatamente per loro.

Il giorno dopo le esecuzioni, Frederick Engels scrivendo a Karl Marx disse:

Frederick Engels - 1868
"Così ieri mattina i Tories, per mano del sig Calcraft, hanno compiuto l'atto finale di separazione tra Inghilterra e Irlanda. L'unica cosa che ancora mancava ai Feniani erano i martiri. Essi sono stati forniti da Derby e G Hardy. Solo l'esecuzione dei tre ha fatto della liberazione di Kelly e Deasy l'atto eroico che verrà ora cantato ad ogni bambino irlandese nella culla in Irlanda, Inghilterra e in America ... A mia conoscenza, l'unica volta che qualcuno è stato giustiziato per una questione simile in un paese civile è stato il caso di John Brown a Harpers Ferry. I Feniani non avrebbe potuto desiderare un migliore precedente. I sudisti ebbero almeno la decenza di trattare J. Brown come un ribelle, mentre qui tutto è stato fatto per trasformare un tentativo politico in un reato comune."

Il grido dei condannati divenne l'ispirazione per la canzone "God Save Ireland", l'inno nazionale non ufficiale dell'Irlanda fino a quando non venne ufficialmente sostituito con "Amhrán na bhFiann" ("La canzone del soldato").

Charles Stewart Parnell
Le esecuzioni furono "incalcolabili" anche nella loro influenza nel "risveglio politico" di Charles Stewart Parnell.

Parlando alla Camera dei Comuni dieci anni più tardi, Parnell disse:

"Vorrei dire nel modo più diretto che posso che non credo, e non crederò mai, che alcun omicidio sia stato commesso a Manchester."

Monumenti eretti in onore di Allen, Larkin, e O'Brien si possono trovare a Tralee (Contea di Kerry), Limerick, Kilrush (Contea di Clare), Clonmel (Tipperary), Birr (contea di Offaly), Ennis (Contea di Clare), cimitero di Milltown, Belfast, (contea di Antrim), cimitero di Glasnevin (Dublino), e nel Cimitero di St Joseph di Moston, Manchester.

Il monumento nel cimitero di St Joseph è stato progettato da J. Geraghty e inaugurato nel novembre 1898.

Commissionato dal Comitato Centrale del Memoriale dei Martiri di Manchester, è poco più di 6 metri di altezza e ha la forma di una croce celtica. Sui tre lati del piedistallo ci sono i ritratti  a medaglione dei tre uomini, originariamente sormontati da figure dell'Irish Wolfhound, ora rimosse.

Il sito di questo monumento è stata teatro di diversi tumulti, poichè era tradizione per i simpatizzanti repubblicani sfilare nelle sue prossimità in occasione dell'anniversario della morte dei tre impiccati.

Il monumento ha subito diversi attacchi alla sua struttura, così come atti di vandalismo, ed è elencato come monumento "a rischio" dal Public Monument and Sculpture Association National Recording Project.



1 - Il sergente di polizia Brett venne sepolto nel cimitero di Harpurhey; le parole "Farò il mio dovere" sono incise sulla sua lapide. Una lapide a lui dedicata è anche presente nella chiesa di St. Ann, Manchester.

2 - I testimoni che avevano identificato i prigionieri e avevano affermato che Maguire si trovasse in prima linea durante l'attacco si rivelarono poco attendibile e le loro dichiarazione vennero dimostrate false. Ciò portò oltre 30 giornalisti inglesi ad inviare un appello di perdono al Ministro degli Interni. Con tali dubbi in merito alla colpevolezza di Maguire, il governo fece pressioni per concedergli la grazia.

3 - Da cui sono stati trasferiti a Strangeways Prison cimitero quando Nuova Bailey prigione chiusa nel 1868. Nel 1991 i loro resti sono stati cremati e reinterrato a Blackley cimitero a Manchester.

Rate this posting:


Leave a Reply

- English is welcome too -