Nell'articolo precedente, abbiamo parlato dei Martiri di Manchester.

Il 18 settembre del 1867, mentre due prigionieri Feniani  - Thomas J. Kelly e Timothy Deasy - venivano trasferiti dal palazzo di giustizia alla prigione di Belle Vue, il furgone della polizia utilizzato per il loro trasporto venne intercettato ed assaltato.

Il Sergente Charles Brett,della polizia di Manchester, venne ucciso nel tentativo di liberare i prigionieri e farli fuggire.

Cinque persone, sospettate di essere coinvolto nella fuga, furono processate per omicidio e condannate a morte. Uno venne perdonato. Ad uno la condanna venne commutata.

Ricard O'Sullivan Burke
Il 20 novembre 1867, tre giorni prima che i 3 Martiri di Manchester venissero impiccati,  Ricard O'Sullivan Burke -  l'uomo che probabilmente guidò l'assalto al trasporto prigionieri di Manchester - e il suo compagno Joseph Casey furono arrestati su Woburn Square a Londra.

Burke aveva acquistato armi per i feniani a Birmingham. Burke venne accusato di tradimento e Casey per aggressione a un poliziotto.

Presi in custodia cautelare in attesa del processo, furono imprigionati presso la casa di detenzione di Middlesex, nota anche come prigione di Clerkenwell1.

La prigione era formidabile, circondato da un muro alto 25 piedi e oltre 2 piedi di spessore.

Nelle settimane precedenti, una serie di incontri, a cui parteciparono migliaia di persone preoccupate per la condanna dei Martiri di Manchester, furono tenuti vicino a Clerkenwell Green2. Una delegazione venne inviata al Ministero degli Interni e venne anche spedita una petizione alla regina Vittoria in cerca di clemenza. Una marcia da Clerkenwell Green ad Hyde Park si svolse il 24 novembre.

Burke e Casey, ovviamente, avevano amici a Londra3 - tutti i giorni Anne Justice portava loro cibo cotto - e le voci di un tentativo di fuga presto raggiunsero le autorità. Guardie supplementari e agenti in divisa furono inviate, dentro e fuori alla prigione, in risposta all'avvertimento.

Il 12 Dicembre 1867, alcuni colleghi repubblicani di Burke tentarono di liberarlo, senza però avere successo. La bomba con cui volevano aprire un varco nelle mura della prigione, mentre i prigionieri si trovavano in cortile, non esplose.

Fecero quindi un secondo tentativo alle 15:45 del giorno successivo, Venerdì 13 Dicembre, con un barile di polvere da sparo nascosto su una carriola da venditore ambulante.

L'esplosione venne sentita in tutta Londra. La bomba demolì una sezione di 18 m della parete della prigione. Danneggiò anche diverse case popolari vicine su Corporation Lane (ora Corporation Row) sul lato opposto della strada, uccidendo 12 persone e causando molti feriti, con stime che vanno da 30 a oltre 120.

Il "primo attacco dinamitardo terroristico della Gran Bretagna" fu un disastro.

A causa del tentativo fallito il giorno prima, i prigionieri non si trovavano nel cortile al momento dell'esplosione. Le autorità della prigione, preventivamente avvisate da qualche informatore, fecero in modo che i prigionieri fossero nelle loro celle quando la bomba esplose. Così nessun detenuto potè fuggire e i Feniani, che usarono troppa polvere da sparo per il loro ordigno  - circa 248.6 kg - evitarono di uccidere chiunque si trovasse nel cortile.
L'attacco dinamitardo scatenò l'isteria della capitale. Si disse che una ventina di bambini vennero uccisi nel grembo materno a causa dell'onda d'urto dell'esplosione, e che questa fosse un segnale per iniziare una campagna di attacchi terroristici in tutta la città.

Vennero richieste nuove leggi e organi di emergenza - cose a noi note anche in questi giorni. Qualsiasi simpatia che ci fosse stata per la causa irlandese tra i londinesi evaporò con questo attacco.

Sir Richard Mayne
La polizia metropolitana venne presa di mira dei critici, in particolare il Commissario Sir Richard Mayne e gli investigatori. Ciò nonostante, venne lasciato a loro il compito di raccogliere tutti gli elementi di prova per risalire ai responsabili per l'esplosione.

Subito dopo l'esplosione, tre persone viste bighellonare nei pressi della casa di detenzione di Clerkenwell furono arrestati.

Questi erano Anne Justice (in visita alla prigione), Jeremiah Allen (che affermò di lavorare per la polizia) e Timothy Desmond (collegato a una comunità irlandese sospettata di avere forti legami con i fenian).

Il 20 dicembre, al tribunale di poliziadi  Bow Street, un reo confesso feniano, James Vaughan, si auto accusò e diede prova che altre quattro persone  - Nicholas English, Patrick Mullany, William Desmond e John O'Keefe - fossero coinvolte nella progettazione e realizzazione dell'attacco.

Frederick Adolphus Williamson
Nel gennaio 1868, Patrick Mullany decise di fornire volontariamente informazioni alla polizia per salvarsi la pelle. L'informazioni che diede furono dannose per i suoi co-cospiratori, ma Mullany aggiunse anche un nuovo nome alla lista dei sospetti.

In cambio di un passaggio gratuito per l'Australia, Mullany indicò un uomo di Glasgow noto come Jackson anche se il suo vero nome era Barrett. Secondo Mullany fu Barrett che innescò l'esplosione.

Per coincidenza, un uomo di nome Willy Jackson venne arrestato in una strada di Glasgow a metà gennaio, in seguito ad una sparatoria, ed ancora detenuto con sospetto dalla polizia di Glasgow tanto da informare Scotland Yard.  Il Sovrintendente Adolphus Williamson, capo del Criminal Investigation Department (CID) di Scotland Yard, con molti altri agenti, si recò a Glasgow e tornò con Jackson, che successivamente venne identificato come Michael Barrett.

Chi conobbe Barrett a Londra, affermò che avesse cambiato il suo aspetto tra il dicembre 1867 e il gennaio 1868 - si era rasato i baffi - e alcuni testimoni, di conseguenza, ebbero delle difficoltà a identificarlo.

Naturalmente, la polizia, all'epoca,  aveva un arsenale molto limitato di tecniche forensi disponibili, e il riconoscimento facciale era e rimaneva di vitale importanza. Questo creò problemi alla polizia che stava cercando testimoni in grado di collocare Barrett a Londra e sulla scena del crimine a dicembre.

Nel mese di aprile 1867 il Consiglio Supremo della Irish Republican Brotherhood condannò l'oltraggio di Clerkenwell come un "evento terribile e deprecabile".
Quando il 20 aprile 1868 giunse il momento del processo a Old Bailey, gli arrestati in seguito all'esplosione di Clerkenwell e accusati dell'omicidio volontario di Sarah Ann Hodgkinson - una delle vittime dell'attentato di Clerkenwell - furono Anne Justice, Timothy Desmond, William Desmond, Nicholas English, John O'Keefe, e Michael Barrett, ognuno dei quali si dichiarò "non colpevole".
Mullany e Vaughan, precedentemente detenuti, si trasformarono in testimoni per l'accusa.

Montagu Williams
Il Lord Chief Justice Sir Alexander Cockburn e il Baron George Bramwell presiesero la giuria. L'accusa venne guidata dal procuratore generale Sir John Karslake e da Sir Baliol Brett supportato da Hardinge Giffard (QC) e due consiglieri. Gli avvocati della difesa furono Montagu Williams, Edward Clarke, Warner Sleigh, John Baker Greene, Mr Straight, e Mr Keogh.

Il processo per l'esplosione di Clerkenwell durò sette giorni e in considerazione della natura del reato, e la conseguente indignazione pubblica che aveva creato, venne strettamente osservato sia da politici che dall'opinione pubblica.

Anne Justice venne assolta il 23 aprile, quando Cockburn valutò le prove contro la donna troppo labili per essere inviate a giudizio della giuria. La stessa cosa accadde il giorno seguente per le accuse contro O'Keefe, che venne perciò anch'esso assolto.

Il 27 aprile, i membri della giuria si ritirarono per due ore e mezza - un tempo relativamente lungo per le giurie vittoriane - e raggiunsero il verdetto: Timothy Desmond, William Desmond e Nicholas English furono dichiarati "non colpevoli". Barrett venne ritenuto l'unico "colpevole" dell'attacco terroristico e pertanto condannato a morte.

Il 28 aprile iniziò il processo nei confronti di Burke e Casey - imputati con Henry Shaw aka Mullady.

L'accusa sostenne che Burke fosse coinvolto nella ricerca di armi per i Feniani a Birmingham (tra la fine del 1865 e l'inizio del 1866), dove utilizzò il nome di Edward C. Winslow.  Dopo un periodo negli Stati Uniti, tornò a Liverpool per partecipare ai preparativi per un piano d'assalto al Castello di Chester4, e poi in Irlanda.

Il 30 aprile, dopo tre giorni di udienze, il caso contro Casey venne ritirato, ma Burke e Mullady furono giudicati colpevoli di tradimento e condannati ai lavori forzati - 15 anni e 7 anni,  rispettivamente.

Il 26 maggio 1868, nonostante una revisione del caso da parte del Ministero degli Interni, Barrett venne infine giustiziato davanti alla prigione di Newgate, per mano di William Calcraft - lo stesso boia dei Martiri di Manchester. Barrett fu l'ultima persona ad essere impiccata in pubblico in Gran Bretagna - la pratica venne sospesa dal 29 maggio 1868 con l'emanazione del Capital Punishment Amendment Act 1868.

Da allora, le attività feniane in Irlanda e Inghilterra si attenuarono per qualche anno.
I leader Feniani o i membri esperti erano stati arrestati, erano fuggiti, erano in esilio in Francia o in America o, semplicemente, avevano abbandonato la causa.

Isaac Butt
In Irlanda ci furono grandi proteste contro l'esecuzione dei prigionieri feniani, molti dei quali condannati a morte, che di conseguenza furono graziati. Inoltre, il coraggio dei Martiri di Manchester provocò una reazione emotiva tra il pubblico irlandese.

Nel 1869, un'Associazione di Amnistia per i prigionieri feniani venne istituita da Isaac Butt, nella convinzione che l'unico modo per rompere il ciclo di amministrazioni inefficienti affiancate da rivolte incompetenti fosse istituire un sistema federale.

Nel 1870,  si ripresentarono alcune incursioni feniane del Canada.

In questo stesso periodo Butt fondò l'Irish Home Government Association, progettata per mobilitare l'opinione pubblica dietro la richiesta di un parlamento irlandese, con "il pieno controllo degli affari interni". I Feniani, di conseguenza, collaborarono con la Irish National Land League nella Land War dal 1870 e nella crescita del Irish Parliamentary Party.

Nel 1873, la IRB adottò una Nuova Costituzione che dichiarava che la ribellione armata non sarebbe stata ulteriormente perseguita fino a quando non si avesse avuto il sostegno di massa da parte dei cittadini.

L'Associazione di Butt divenne la Home Rule League - un gruppo di pressioni politiche piuttosto che un vero e proprio partito.

Nel frattempo Charles Stewart Parnell aveva aderito alla lega, con idee più radicali rispetto alla maggior parte dei governanti in carica.

Nel 1879, i leader della IRB, principalmente John Devoy, decisero una New Departure, evitando, per il momento, la forza fisica a favore dell'adozione della questione della terra e la costruzione di un vasto movimento nazionalista.

Non tutte le fazioni Feniane, però, furono d'accordo con questa politica.



1 -  La prigione - anche nota come  Clerkenwell Bridewell e New Prison - è stata demolita nel 1890, l'edificio Hugh Myddleton School  si trova ora al suo posto ed è stata trasformato in appartamenti. Una lapide ricorda gli eventi.

2 - Clerkenwell Green è sempre stata storicamente associata al radicalismo, dai Lollardi del XVI secolo, ai cartisti nel XIX secolo per finire con i comunisti nel XX secolo - si dice che Lenin e un giovane Stalin si incontrarono nel pub Crown and Anchor (ora conosciuto come The Crown Tavern) nel 1903. In Oliver Twist di Charles Dickens, Clerkenwell Green è dove Fagin e Artful Dodger inducono Oliver a borseggiare gli acquirenti del mercato. Dickens conosceva bene la zona ed era cliente della Finsbury Savings Bank di Sekforde Street, che collega Clerkenwell Green a St John Street.

3 - Dalla metà degli anni 60 del XIX secolo, gruppi feniani erano presenti a Soho e Finsbury.

4 - Nel febbraio 1867,  un attacco doveva essere fatto a Chester, per sequestrare 10000 fucilili stoccati nel castello e trasportarli a Holyhead, dove si preparava un'incursione su Dublino,  prima che le autorità potessero avere il tempo di interferire. Il piano fallì a causa di un delatore -  John Joseph Croydon, uno degli agenti più fidati di Stephens - che informò le autorità.

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