Nel post precedente, abbiamo visto come l'inchiesta d'indagine, richiesta dal Parlamento ed affidata a Sir Charles Warren, Commissario della polizia metropolitana di Londra, per verificare gli avvenimenti della notte del 28 giugno 1887 e che vedono coinvolta la 23enne Elizabeth Cass, si sia bloccata nella vana ricerca del signor Reeves, gestore della gioielleria Relph, 63 Great Portland Street.

POLICE CONSTABLE ENDACOTT
from The Illustrated Police News.
© The British Library Board
Il The Pall Mall Gazette invia un giornalista sul suo posto di lavoro, ma di Reeves non c'era traccia. Il giornalista, tuttavia, incontra il suo datore di lavoro, il sig Relph, e nell' edizione del 22 luglio 1887 riporta le dichiarazioni di questo.

Quella mattina - prima dell'inizio dell'aggiornamento dell'indagine - il Sig.Relph ha ricevuto una nota, con le chiavi dei locali, con la richiesta di andare in negozio. Quando è arrivato intorno a mezzogiorno, ha trovato le persiane e il  negozio chiuso. Reeves aveva il compito di aprire il negozio alle nove.

Relph non sa cosa sia accaduto al suo dipendente ma vedendo che i giornali mettevano in relazione il nome di Reeves con quello di Miss Cass pensa che sia stato coinvolto nell'inchiesta, in relazione alla dichiarazione attribuitagli.

Spiegazione plausibile per il datore di lavoro, tuttavia, non è così - l'inchiesta è stata rinviata a causa della sua assenza. Reeves è scomparso.

Il Sig. Relph pensa che Reeves abbia fatto stupidamente la dichiarazione chiacchierando con Endacott, che è a volte il poliziotto di pattuglia, e che sia fuggito per non dover dire sotto giuramento ciò che probabilmente è solo frutto di un giovane uomo profondamente versato al vizio.

Evidentemente, il caso della polizia sta rapidamente perdendo il suo slancio. Il Sig. Wheatley non si è dimostrato in grado di dire con certezza di aver visto la signorina Cass in Regent Street prima della notte del suo arresto. Reeves è scomparso. L'unico testimone che sembra corroborare la dichiarazione dell'agente Endacott è la misteriosa donna francese.

Tuttavia, l'ultimo giorno dell'inchiesta, il 26 luglio 1887, anche lei si dimostra essere inaffidabile.

A quanto pare, il suo nome è signora Petrie - anche se il sig Grain, che agisce come avvocato per conto di Elizabeth Cass, la spinge a confessare il vero nome. La bellicosa signora Petrie insistite che quello è il suo vero nome e chiede di sapere il motivo per cui, dopo averle promesso l'anonimato all'udienza precedente, questo non è accaduto anche adesso.

Mr Grain suggerisce che la donna sia conosciuta sotto diversi nomi falsi e che sia in realtà una signora belga, "nota" negli ambienti della polizia con il nome di Picard. L'avvocato di Elizabeth sta cercando di dimostrare che le prove di questo testimone sono in realtà "sollevate" da parte della polizia al fine di assistere il poliziotto accusato.

Questo porta ad una serie di esplosioni di rabbia e parolacce dalla testimone nei confronti del Sig. Grain. La donna informa il giudice che "non avrebbe più risposto" ma alla fine, il suo linguaggio si dimostra così offensivo che le viene chiesto di lasciare la stanza.

Come con tutti gli altri testimoni prodotti dalla polizia anche questa risulta completamente screditata.

Ma proprio quando sembra che non possa andare peggio per la polizia, viene presentato un testimone, Mr Walford, che dichiara che stava camminando lungo Oxford Street la notte dell'arresto di Miss Cass e che ha visto la donna poco prima del suo arresto. Era da sola, non in compagnia di un'altra giovane donna, e che certamente non aveva avvicinato nessun uomo.

Mentre la osservava, vide l'agente Endacott andare da lei, prenderla per un braccio e poi portarla via lungo Great Portland Street in direzione della stazione di polizia.

Mr Walford afferma che non c'era alcuna ragione per l'arrestato, dal momento che Elizabeth non stava facendo niente di illegale in quel momento. L'uomo non era intervenuto perchè non conosceva il motivo dell'arresto e pensava che la donna fosse stata fermata per un reato che aveva commesso in precedenza.

Sir Charles Warren infine annuncia che l'udienza è conclusa.

La polizia ne esce in un modo non molto limpido, non solo per il modo in cui ha trattato la signorina Cass al momento del suo arresto, ma anche nel tempo cercando di oscurare il carattere della donna utilizzando testimoni, come la misteriosa signora Petrie, che testimoniando il falso cercavano un ultimo disperato tentativo di sollevare l'agente Endacott da ogni accusa.

Nonostante tutti gli sforzi della polizia per screditare la signorina Cass, questa lascia l'udienza senza la benchè minima macchia sulla sua persona, e nello stesso anno sposa William Thomas Langley.

Nel mese di agosto 1887 viene annunciato che Elizabeth Cass sta per intentare causa di falsa testimonianza contro l'agente Endacott. Questo accadrà nello stesso anno, e l'agente verrà processato presso l'Old Bailey ma ritenuto non colpevole.

Questo caso, è molto importante per lo studio delle dinamiche di polizia nei mesi successivi ed avrà una forte influenza nel 1888 quando Jack lo Squartatore terrorizzerà le strade di Londra.

Vedremo perchè nel prossimo articolo.

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